A Castellania il Giro dei Calanchi è da record
19 agosto Vedere 294 atleti classificati nell’odierna edizione del Giro dei Calanchi era qualcosa di non preventivabile: la gara voluta e curata da Gianni Tomaghelli e dalla sua famiglia ha ottenuto un successo di partecipazione fuori dall’ordinario e il livello qualitativo degli atleti in gara è stato altrettanto importante. La buona quota di non competitivi (una sessantina) al via ha portato il totale a cifre davvero inusuali. Indubbiamente il fatto che la gara quest’anno sia entrata nel circuito Fidal EcoPiemonte e abbia rappresentato la sesta tappa del Trofeo Malaspina ha attirato a Castellania un numero ben maggiore di atleti rispetto al passato (l’edizione 2017 aveva raggiunto il top di 187 classificati) coinvolgendo compagini podistiche piemontesi, liguri, lombarde ed emiliane. Alla fine i gruppi più numerosi sono risultati quello della Garlaschese avanti ai Maratoneti Genovesi e alla Biocorrendo Avis con Atletica Novese che, come si usa, non ha partecipato a questa classifica in quanto società organizzatrice. Il racconto della gara non può prescindere dalla straordinaria interpretazione di Giovanna Caviglia (Atl. Alessandria) che ha stabilito il record del percorso di quasi 10km chiudendo in 43’30’’ davanti a Benedetta Broggi (Raschiani Triatlon) e a Katia Figini (Azalai) vincitrice nel 2017. Il film della prova maschile racconta della gran rincorsa di Mamadou Yaya Souarè alla testa partendo da posizioni leggermente più defilate per prevalere (in 39’16’’) di poco su Diego Picollo (Marat. Genovesi) e su Valerio Ottoboni (Atl. Novese). Il vincitore, classe 1986, gareggia con una Runcard Fidal ed è supportato dal team Podismo di sera. Da ricordare il gesto di Diego Picollo (vincitore nel 2017) che ha chiesto ed ottenuto di partecipare con il pettorale numero 14 in ricordo della tragedia di Genova per la quale tutti i partecipanti sono stati chiamati ad un momento di raccoglimento prima della partenza.
