XXL di Roberto Moro
8 settembre - Sarà probabilmente una fatica extra large quella che Giovanni Cavalli dovrà affrontare da oggi a mezzogiorno. L'ho sentito alle 11:30, mancava mezz'ora al via del TOR. Chi corre sa di cosa parliamo: Tor des Geants, Trail ufficialmente di formula XXL, appunto. Il “Giro dei giganti" della Val d’Aosta ( che traslitterato in Patois perde la u francese di tour) è forse oggi la gara di corsa off road più nota e controversa. Troppo lunga, troppo cara, troppo incerta richiama migliaia di appassionati che si mettono in fila in rete per mesi con la speranza di essere sorteggiati tra i 900 partenti. Alcuni amici lo hanno fatto e chi lo porta a termine diviene ovviamente un Gigante tra i runners. Non serve essere appassionati di Cabala e Numerologia per intravedere la magia di questa corsa: 330 chilometri da correre ad altitudini poste tra i 300 ed i 3.300 m. sul livello del mare, per toccare 30 laghi in un tempo massimo di 150 ore. Sette basi vita dividono la corsa in sette settori, tanti come vizi e virtù, piaghe d'Egitto e sacramenti, mitici mari e trombe del Giudizio Universale. Con questo ed altro si troverà a lottare l'amico Giovanni, diventato padre per la seconda volta qualche settimana fa. Stamane mi ha accolto con un: “sono qui a Courmayeur al cancello di partenza, intorno a noi ci sono solo muri, a nord molta neve". Non sarà facile nemmeno per lui pur abituato a ritmi elevati su grandissime distanze. Il Tor pare faccia storia a sé. Siamo rimasti intesi che se vorrà tenermi informato e potremo sentirci durante la gara scriverò ancora qualcosa. Buon Giro dei Giganti decima edizione Giovanni, tieni duro e corri per noi. Un abbraccio.