Ci ha lasciato Giuseppe Ottaviani
20 luglio - All’età di 104 anni si è spento serenamente il celebre atleta master a Sant’Ippolito (Pesaro e Urbino) dove era nato il 20 maggio 1916. Straordinario esempio di longevità attiva, è stato protagonista nelle ultime stagioni alle rassegne tricolori e internazionali, conquistando titoli e primati mondiali di categoria. “L’atletica è gioia!”: questo il motto che il popolare “Peppe” ha sempre portato avanti con entusiasmo e passione. Nel 2011 ha realizzato i suoi primi record mondiali M95 nel salto in lungo e nel triplo, mentre nel 2014 è diventato l’atleta italiano con il maggior numero di vittorie in un’unica manifestazione iridata (10 medaglie d’oro ai Mondiali master indoor di Budapest) e nel 2016 il portacolori del Gs Effebi Fossombrone è stato il primo italiano a gareggiare nella categoria M100 in una rassegna nazionale e il più applaudito agli Europei master indoor di Ancona, raccontati anche in due documentari a lui dedicati. “Peppe” Ottaviani era in prima linea per diffondere l’importanza della cultura sportiva a ogni età: lui, con l’atletica, ha iniziato tardi, dopo aver compiuto i 70 anni. Da giovane era stato al fronte durante la seconda guerra mondiale, dopodiché aveva intrapreso l’esperienza lavorativa come sarto da uomo, prima di innamorarsi dello sport, allenandosi a Fano. Nel 2016, poco prima di compiere cent’anni, è salito anche sul palco del Festival di Sanremo, come ospite nella serata inaugurale. Pochi mesi dopo l’ha accolto Papa Francesco, che in Vaticano si è complimentato a lungo con lui. L’anno successivo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha ricevuto al Quirinale, apprezzandone la straordinaria vitalità, e nel 2019 Ottaviani ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Alla sua famiglia va il pensiero e l’affettuoso abbraccio del presidente FIDAL Alfio Giomi e del Consiglio federale. “L’atletica italiana saluta Peppe Ottaviani, una persona bella, sorridente, capace di essere motivo di ispirazione per gli atleti di ogni età - il ricordo del presidente Giomi -. La sua passione, quella che lo ha portato a correre, saltare e divertirsi con l’atletica fino a oltre cento anni, ci sarà per sempre di insegnamento”. (fonte sito FIDAL )