Il racconto della Trino-Crea vissuta nelle posizioni di testa
14 marzo - Fabrizio Lavezzato ci racconta la gara di stamattina: Partecipare alla Trino Crea è stata una decisione maturata negli ultimi giorni: in un 2021 ancora senza gare, sia Ilaria che io sentivamo l’esigenza di una competizione agonistica vera, dopo tante settimane di allenamento, rese ancora più complicate dalla situazione di pandemia che stiamo vivendo. Non nascondo che preparare la borsa ieri sera è stato davvero bello, ormai avevo del tutto perso l’abitudine: la mia ultima competizione risale infatti all’Ecomaratona del Barbaresco, lo scorso 25 ottobre. La mattinata, all’arrivo a Trino, si presenta piuttosto fredda e ventosa, ma comunque soleggiata. Mi fa davvero piacere rivedere molte facce note, i compagni di squadra della Novese presenti, con cui abbiamo scambiato qualche parola prima della partenza, ma anche gli amici di sempre, tra cui voglio citare Paolo Martinotti, Matteo Volpi e Gianluca Chiesa. Start puntuale alle 9.30, subito dopo l’uscita dal centro abitato di Trino, ci troviamo lungo un rettilineo con un forte vento contrario. Per quanto mi riguarda, non ci sono grandi ambizioni per questa gara, il livello è molto alto per le mie modeste gambe che prediligono distanze più lunghe e ritmi più compassati, mentre Ilaria, con cui divido spesso gli allenamenti può fare una gara di vertice tra le donne. Il primo posto è irraggiungibile, vista la presenza di un’atleta svedese di rilevo mondiale, giunta Trino dopo l’annullamento della maratona di Berna a cui avrebbe dovuto prendere parte; per il resto però, il podio può essere possibile. Superato un ponte dove il vento tira così forte che per poco non ci rimetto il berretto, la strada comincia a salire dolcemente. Francesca Rimonda, forte atleta che, insieme a Ilaria ha preso parte agli Assoluti di Maratona a Reggio Emilia lo scorso Dicembre, è una cinquantina di metri più avanti, insieme a Davide Elli e ad un paio di altri runner. Ilaria è quarta, ma poco dopo l’inizio della salita, passiamo un’altra atleta e procediamo con il nostro passo. Allo scollinamento in prossimità di Camino siamo praticamente soli, davanti hanno guadagnato terreno, il passo della Rimonda, oggi, è davvero notevole. Noi stiamo bene, ma dare più di così è difficile, anche perché non conosciamo il percorso e Paolo Martinotti mi ha messo in guardia perché l’ultima salita, situata a due chilometri dal traguardo è davvero tosta. Scendiamo a buon passo senza esagerare. Nella discesa ci raggiunge e ci supera Rocco Longo, compagno di squadra che ci saluta “Forza Ragazzi, la discesa è la mia specialità, ma tra poco mi superate di nuovo”. Effettivamente Rocco scende forte, quando la strada spiana però ci avviciniamo e lo passiamo, prima di una svolta a destra che porta alla seconda salita di giornata. Ilaria su queste salite, impegnative ma corribili, sa dare il meglio, andiamo avanti decisi, consolidando la sua terza posizione. Dopo un’ennesima discesa, intorno al 12°km, arriva un lunghissimo rettilineo. Sto bene, per cui tiro il giusto correndo un paio dikm sotto i 4’/Km di media che per noi è tanta roba, nonostante il vento contrario. Ilaria è un paio di metri dietro, ma quando svoltiamo a destra per iniziare l’approccio all’ultima salita mi raggiunge nuovamente. Superiamo un concorrente e poi restiamo nuovamente soli. Davanti il gruppo Elli-Rimonda è irraggiungibile, con la ragazza della Vigonechecorre in grado di staccare addirittura il forte atleta astigiano. Dietro, abbiamo fatto un piccolo vuoto, abbiamo un vantaggio di 250-300 metri che, in una salita del genere significano minuti. Manca poco all’arrivo, ma gli ultimi tornanti sono davvero pesanti. Mi giro indietro, anche Ilaria, di solito a suo agio in salita, sta soffrendo. Le urlo qualche parola di incoraggiamento, che servono più ad incoraggiare me. Stringiamo i denti, grazie anche all’incitamento di atleti che tornano a valle dopo la gara breve e dei ciclisti che stanno salendo come noi verso il Santuario. L’ultima curva a destra è come una liberazione, un accenno di scatto e finalmente l’agognato traguardo in 1h23’circa, crono che vale ad Ilaria un terzo posto assoluto ed a me la soddisfazione di una prestazione dignitosa. La Corsa è eterna finchè dura. W la Corsa.