Le Porte di Lorenzo Bova

17 maggio - Lorenzo Bova ci racconta l’avventura delle Porte da un’angolazione personale e significativa. A voi: Cari amici, sabato ho partecipato alle Porte di Pietra. In verità, non scrivo per segnalare l’avventura sportiva (un'impresa del tutto straordinaria per me, ma davvero molto modesta in termini generali), ma per raccontare una storia di amicizia. Sabato infatti ho corso con Gianni, un importante atleta della Novese che non ha certo bisogno della mia presentazione, che mi ha seguito in tutti i rifornimenti. Ad ogni rifornimento Gianni mi ha aiutato, consigliato, incoraggiato ma, soprattutto, mi ha fatto parlare per capire come stessi veramente. E così, rifornimento dopo rifornimento, sapere che da li a poco avrei incontrato Gianni mi ha dato una grande sicurezza. Gianni è stato in giro tutto il giorno, dalle 5:30 del mattino alle 21 di sera, con un freddo e un vento che hanno messo in difficoltà molti, percorrendo in macchina (lui, il più puro corridore che io conosca) tutte le strade della val Borbera. Lo ha fatto per trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto, sempre con il sorriso, sempre con la straordinaria semplicità che è la cifra distintiva di Gianni. Sabato ho imparato una cosa nuova: la corsa regala a tutti noi momenti unici ma è, anche e soprattutto, una occasione unica di incontro e amicizia.