Ilaria e Fabrizio: una 100km straordinaria
11 settembre -Ilaria Bergaglio e Fabrizio Lavezzato hanno ieri disputato la RunWinschoten: una gara con risvolti speciali per molti motivi. A voi il racconto: Winschoten è un piccolo centro abitato a 3h di treno da Amsterdam, in Olanda. Un posto circondato da lunghe distese di campi e prati Verdi pianeggianti, pieni di animali al pascolo. Un luogo come tanti, che però rappresenta una sorta di istituzione nell’ambito dell’ultramaratona: ogni anno infatti, da oltre 4 decenni, si svolge una gara di 100km lungo un percorso cittadino di 10km chiuso al traffico. La linearità del tracciato, più volte sede del campionato del mondo di specialità, lo rende ideale per l’ottenimento di ottimi riscontri cronometrici Dopo il mancato svolgimento nel 2020, la gara, attesissima anche dagli abitanti che si dispongono lungo il percorso incitando i concorrenti in un tifo quasi da stadio, è ritornata quest’anno nella sua tradizionale collocazione di inizio settembre. Tanti gli italiani al via, una spedizione di circa 30 atleti, con tutti i migliori specialisti. Un appuntamento che non si può mancare, perché confrontarsi e mettersi in gioco con i migliori aiuta a crescere. La preparazione della gara inizia con Ilaria a giugno, tanti allenamenti, un impegno costante e la voglia di far bene. Dopo la positiva esperienza alla 50km del Gran Sasso di fine luglio, abbiamo rifinito la preparazione con un agosto intenso, anche durante le ferie. L’avvicinamento alla gara è purtroppo stato condizionato da un mio lutto personale improvviso all’inizio della scorsa settimana. Decido di partire solo il giorno prima, perché mi sembra il modo migliore per ricordare mio papà. Il viaggio per arrivare a Winschoten e’ lungo, con ritardi vari che ci fanno raggiungere l’hotel solo venerdì nel tardo pomeriggio. La gara parte come da programma sabato mattina alle 9.00. Il circuito e’ veloce, in parte ombreggiato, il clima è perfetto. Con Ilaria sappiamo di dover correre insieme almeno 50-60km ad un ritmo poco sotto i 5’/km. Ci riusciamo perfettamente, ormai il nostro correre in coppia ha una meccanica consolidata ed efficace: al km 60 transitiamo poco sotto le 5h. A quel punto però la mia gara diventa un calvario, invito Ilaria a proseguire con il suo passo, mentre io sono costretto a rallentare vistosamente. La settimana trascorsa ha lasciato dei segni profondi e 100km non si inventano: se non stai bene non li corri. I miei ultimi 4 giri sono pesantissimi, non pensò mai al ritiro ma vado avanti con l’unico obiettivo di tagliare il traguardo. Ilaria mi doppia all’ottavo giro, sta correndo ancora bene. Ha una forza mentale incredibile: finirà al 10 posto assoluto, sesta italiana con il suo primato personale di 8h25’. L’ennesima prestazione maiuscola di un 2021 da incorniciare. Io chiudo la mia fatica in 10h31’, in cinquantesima posizione, un tempo che non rende merito agli allenamenti fatti, ma per una volta il cronometro può anche passare in secondo piano