Il racconto della gara di Alba: grandi emozioni….
24 ottobre - Le parole di Fabrizio Lavezzato ci portano in corsa. Tutto da gustare…..
L'Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco di Alba è per noi un appuntamento quasi obbligato. Nel 2020 è stata la gara che ha segnato il ritorno alle competizioni di lunga distanza per Ilaria, dopo lo stop dovuto alla pandemia ed all'infortunio ai tendini. Di solito è una gara che alleniamo nel corso di tutto l'anno percorrendo il cosiddetto Giro del Brisco, ovvero un anello che, partendo dal bivio per Rovereto, si snoda lungo Gavi, Carrosio, Voltaggio, Eremiti, Bosio, Gavi e Rovereto. Sono 40km esatti, lo facciamo in media una volta ogni 2-3 mesi e come altimetria ci aiuta sia per questa gara che per quella del Gran Sasso di fine Luglio. Arriviamo ad Alba con sensazioni differenti: io carico per la bella prestazione nella mezza di Novi, Ilaria con qualche dubbio legato al fatto di non aver potuto gareggiare settimana scorsa per impegni di lavoro. I dubbi però li ha solo lei, perchè io so benissimo che quando si parte per queste gare, Lei raramente fallisce. Lo start arriva puntuale alle 9.00. Partiamo sereni tenendo a mente le indicazioni del nostro allenatore, che ci ha chiesto cautela nella prima parte per poi provare un finale in progressione. I primi 5km vanno via tra salite e discese nelle vigne, Ilaria non è molto a suo agio, io molto peggio. Perdiamo qualche posizione, ma è tutto preventivato. Intorno all'ottavo chilometro superiamo la battistrada Eufemia Magro e prendiamo il nostro ritmo. Affrontiamo le salite con costanza e le discese spingendo ma senza esagerare. Intorno al quindicesimo mi volte e vedo dietro di noi, circa una cinquantina di metri, Eufemia Magro e Graziano Giordanengo. Sono atleti temibili, Eufemia si gioca la vittoria con Ilaria, Graziano è nella mia categoria. Lungo un rettilineo in falsopiano a salire che porta a Neive, decido di forzare un attimo la mano e alzo il ritmo. Ilaria segue e non dice niente. All'arrivo a Neive abbiamo raccolto un vantaggio considerevole. "C'è qualcuno dietro?" chiede Ila vedendo che mi volto. "No siamo soli, ho accelerato, non ti sei accorta?" ribatto. "No" risponde Lei e li capisco che la sua gara è vinta. Di solito infatti, soprattutto in allenamento, quando alzo il ritmo, Ilaria, che fondamentalmente è pigra, come Le dico sempre, mi rimprovera "Andiamo troppo forte". Oggi niente, significa che sta bene. Chi sta meno bene invece sono io. Intorno al 25esimo ho un attimo di crisi, anche qualche dolore di pancia. "Devi andare" urlo a Ilaria. "Piantala che arriviamo insieme, corri" risponde Lei, gentile come sempre. Ilaria guadagna qualche metro, io stringo i denti e non mollo. Verso il 30esimo la crisi sembra passare, perdo ancora qualche metro nella discesa in vigna, ma verso il 34esimo sono affiancato. A questo punto, aiutati anche da un falsopiano a scendere, iniziamo a correre forte, nemmeno sembra che lo stiamo facendo da quasi 3 ore e registriamo dei km anche sotto i 4', tanta roba per noi. La salita infernale all'attacco del 38esimo mi lascia lo stesso sapore di una pizza fredda mangiata sorseggiando una birra calda. Saliamo. Ilaria è 4-5 metri avanti, per qualche tratto non si riesce a correre e si cammina. Alla fine della salita perdo di nuovo qualche metro, Ilaria si gira e mi fa segno con la mano di sbrigarmi. Eh certo, pure sbrigarmi adesso... Riesco a ricucire la distanza, grazie anche al fatto che Lei non aumenta subito il ritmo ed al chilometro 39 siamo di nuovo fianco a fianco. Ci buttiamo in discesa come se avessimo gli avversari alle costole, invece dietro non c'è nessuno, anzi siamo noi ad aver superato un paio di atleti nel corso delle ultime fasi. L'entrata nel centro abitato di Alba è davvero emozionante, con la moto dell'organizzazione che filma la nostra corsa, a 250 metri dal traguardo Ilaria piazza il suo scatto, io non rispondo, non perchè le voglio cedere la posizione ma perchè in 5 anni che corriamo insieme non ho mai vinto una volata contro di lei. Ilaria vince con il tempo "monstre" di 3h11'31'', io arrivo 5'' dopo, felicissimo per Lei e per me. Il 2021 sta regalando tante soddisfazioni, noi andiamo avanti, convinti che tutto ciò che si ottiene la domenica sia il frutto degli allenamenti e dell'applicazione che ci mettiamo in settimana. La Corsa è eterna finchè dura. W la Corsa.