Graci e Bocchio portano il biancoceleste alla 5 Mulini
30 gennaio - Chi non l’ha mai fatta non può capire, ma se la Cinque Mulini è - come disse Grete Waitz “il cross più bello del mondo” - c’è più di un motivo: la zona, il percorso, l’atmosfera che si respira. Anche se in edizione “Master” e quindi ridotta come chilometri, il fascino rimane lo stesso, stesso percorso, stesse difficoltà. Una gara tutt’altro che facile, da correre con cambi di ritmo continui, dove i “crossisti veri” e quelli di corsa in montagna la fanno comunque da padroni perché sono pienamente a loro agio, altri un po’ meno. Per l’Atletica Novese hanno partecipato, ieri, domenica 30 gennaio, all’edizione numero novanta, due atleti: Mario Bocchio e Concetta Graci. Partiamo da quest’ultima, che ottiene un risultato di assoluto prestigio. Chiude venticinquesima su 46, con il tempo di 19’45” sui 4200 metri del percorso. Ma soprattutto nella gara che ha visto la piemontese Carla Primo (Borgaretto 75) vincere in assoluto bloccando il crono su 15’15”, sale sul podio come terza nella categoria SM55, preceduta da Daniela Gilardi (Valmadrera) con 18’30” e da Ombretta Bellorini (Atletica 3V) con 19’28”. Insomma un terzo posto ad un cross di livello è un ottimo risultato… “Io ci provo perché, comunque vada, ad una gara così bisogna partecipare, esserci prima di tutto e poi provarci” afferma Mario Bocchio, 46° di categoria SM50 in una competizione dalla grandissima concorrenza, sia dal punto di vista numerico che qualitativo. “Ci ho provato, ma è veramente un percorso troppo ostico per me, il terreno sconnesso e gelato pure, le rampe (una veramente secca), i salti dei fossi, il passaggio dentro i mulini con le scalette di legno e le curve a gomito (che fascino pero!): tutto per far perdere il ritmo, se mai uno riuscisse a prenderlo. E così è regolarmente successo, non sono mai riuscito a tenere il passo giusto, costante e regolare così ho fatto la gara a strappi, sbuffando, sfiatando e cercando di tenere: benino il primo giro, maluccio il secondo dopo che, vista la distanza dai primi che non riuscivo a colmare in nessun modo, anche la testa ho mollato, complice il dolore ai talloni” spiega Bocchio, che chiude con il tempo di 18’26” Che conclude: “C’è da lavorare, ancora tanto, per farmi trovare pronto per l’inizio della stagione su pista, corro i cross come preparazione”