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La Mezza di Torino vista con gli occhi di Paolo Tinelli

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16 aprile - Con grande leggerezza (dote rara!!!) Paolo Tinelli ci racconta la sua avventura domenicale: "Cronaca di un fallimento sportivo Vi racconto la mia mezza di Torino, ho un personale di 2:13 e rotti della Monferrun, sono convinto di valere qualche cosa meno anche per il fatto che la mezza di Torino è piatta, la settimana precedente è caratterizzata da un forte raffreddore e una tosse persistente ma mi sento bene e ci voglio comunque provare. Partiamo alle 6 alla volta di Torino, la mattinata è fredda, forse troppo per il periodo, arriviamo al ritiro pettorali alle 7.25 in perfetto orario, ci sono tante persone, la prima delusione la fornisce l’organizzazione non ci sono più le taglie dei giubbetti del pacco gara, sono disponibili solo S e XS da donna, a malincuore ce ne facciamo una ragione. Finalmente incontriamo delle facce conosciute, Teo prima, Fulvio in seguito e poi riusciamo a scorgere Raffaele, Giacomo e Giorgia, ci posizioniamo per la foto di gruppo e siamo pronti per entrare in griglia di partenza. Sono convinto di valere un tempo che va dalle 2h10 alle 2h15 ma magari posso puntare anche a qualche minuto meno, ci sono i Pacer mi informo sui colori, 2h15 verde acqua, 2h10 giallo scuro, 2h05 blu, 2h00 verde scuro, direi di non andare oltre perché non riuscirei a tenere il ritmo. Mi sento bene, la temperatura si è alzata, mi sembra giusta per fare una buona gara, so di calare nel finale e quindi decido di partire a sensazione per poi farmi raggiungere dai Pacer per mantenere il loro ritmo, se riesco a farmi raggiungere dal verde scuro (2h00) attorno al 9/10 km potrei riuscire a fare un buon tempo, c’è confusione, tanta gente, partiamo insieme alla 10k e questo aggrega 5.000 persone alla partenza. Eccoci pronti, lo sparo, via si inizia la corsa, i primi trecento metri sono una gran confusione tra persone che non corrono e persone che ti superano da ogni parte, passa il primo km e vedo palloncini, individuo il verde chiaro e decido di seguirlo, almeno ci provo, è quello delle 2h15 ma mi sembra che stia tirando, faccio fatica a stargli dietro ma se quello è il ritmo lo devo seguire, magari all’inizio è così perché si vuol fermare ai ristori per bere o sono io che non sto poi così bene e faccio fatica a correre, però vedo Camillo che lo segue e quindi mi ci butto a capofitto, faccio fatica ma lo seguo, la strada è veramente tutta dritta ai limiti della noia, i chilometri passano e io continuo a soffrire, 2h15 dovrebbe essere più lento di 6 min/km ma qui siamo attorno ai 5,10 – 5.15, faccio fatica a stare con loro, arriviamo al km. 6, primo ristoro decido di fermarmi a bere loro vanno, eppure mi sentivo bene… bevo al volo e riparto li vedo in lontananza e non tento nemmeno di raggiungerli, cerco di mantenere il mio ritmo anche con pochi riferimenti, comunque cerco di non rallentare troppo però inizio a soffrire eppure siamo ad un terzo, poi mi sorpassa uno con il palloncino bianco, chissà chi è e che tempo deve fare, dopo poco ne arriva uno con il palloncino rosso, anche questo da dove sbuca? Appena prima del traguardo della 10 mi sorpassa il palloncino verde scuro, quello delle due ore (?!?), infatti siamo sotto l’ora, inizio veramente a far fatica, al 12° mi sorpassa il palloncino blu non so il tempo ma era previsto, inizio a soffrire e al ristoro mi fermo per bere e faccio fatica a ripartire, il mio ritmo non è più come prima, la corsa si è fatta pesante, continuo stringendo i denti anche se sono convinto di aver perso la possibilità di migliorare il mio tempo, al 17° mi passa il palloncino giallo scuro (2h10) cerco di andargli dietro per chiudere in modo decoroso ma non riesco, non ne ho proprio più, continuo con il mio ritmo blando, appena passato il 18° come una fucilata mi prende un crampo al quadricipite femorale mi blocca, sono costretto a camminare intanto mi passa il palloncino verde acqua che è leggermente diverso da quello verde chiaro che ho inseguito nella prima parte! So di non poter seguire neppure quello perché alterno corsa e camminata per i crampi, ogni tanto mi accovaccio per cercare di alleviare la contrazione al muscolo, nell’ultimo tratto a due corsie vedo il palloncino rosa tutto solo, è quello delle 2h30, siamo attorno al 20° non mi voglio far superare anche da quello, raggruppo tutte le energie residue per arrivare fino in fondo trotterellando per non farmi raggiungere. Arrivo in fondo 2h30, il rosa non mi ha aggiunto, stacco l’orologio che me segnala un record (?) ho fatto il personale sui 5.000, 26.15! Andando a rivedere i colori dei palloncini scopro che quello che ho seguito per i primi 6 km era quello del 1h45, capisco perché facevo fatica a seguirlo e perché sono scoppiato a metà gara. Dopo un fallimento del genere, l’unica grande consolazione è poter avere in macchina con me il grande Campione regionale di mezza maratona S.M.80 Camillo Pavese. Questo non vuol essere un modo per giustificare una prestazione vergognosa, vuol essere una riflessione su una cocente delusione, se parti troppo forte non arrivi in fondo, l’orologio mi segnala 2h di corsa e 29 minuti di camminata… Non fate come me, partite piano, non cercate di migliorare i vostri tempi in una sola gara, io avrei dovuto partire e seguire il palloncino giallo scuro delle 2h10 dall’inizio e, magari, sarei anche riuscito a finire con quel tempo, sarà per la prossima, è tutta esperienza. Paolo"

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