Il ritorno in azzurro di Ilaria Bergaglio
30 agosto - Arrivare a certi traguardi è difficile ma riconfermarsi è un’impresa. Questo il commento in estrema sintesi alla notizia di qualche giorno fa riguardante la convocazione in Azzurro di Ilaria Bergaglio per i mondiali della 100km che si disputeranno a Bangalore, in India, il 7 dicembre.
La nostra atleta è così alla seconda convocazione in nazionale dopo aver difeso la maglia azzurra a Berlino nel 2022, quando coprì la distanza in 8h02’51’’ contribuendo al 4° posto assoluto del Team Italia.
Abbiamo chiesto un commento alla nostra “ragazza d’oro” :
…dire che sono felice è dire poco!! La convocazione in nazionale mi ripaga di tanti sacrifici e mi entusiasma anche più che nel 2022. La concorrenza sulle lunghe distanze è aumentata a dismisura ed è diventato davvero complicato restare a livelli importanti. Penso che la mia conferma in squadra sia dovuta anche al fatto di essere stata abbastanza continua nelle competizioni degli ultimi due anni, non mollando anche quando non ero al meglio. . Al di là del risultato sarà un’esperienza che mi porterò dentro per tutta la vita anche per il luogo dove saremo impegnati. Andare a correre dall’altra parte del mondo mi da la sensazione di essere dentro ad un’avventura incredibile: Bangalore è a 900 mt di quota e in dicembre il clima dovrebbe essere asciutto e con temperature medie intorno ai 22 gradi. E’ stata la prima informazione che sono andata a ricercare!!!
Riavvolgiamo il nastro e riviviamo i due anni trascorsi dal mondiale di Berlino:
… a ripensare alle gare disputate negli ultimi 24 mesi, c’è da non crederci. Dopo Berlino ho ottenuto il personale in Maratona a Reggio Emilia nel dicembre 2022. Nel 2023 sono arrivata al titolo italiano dei 100km a Torino e a quello di categoria sui 50km a Castel Bolognese. Non tutte le gare sono andate per il verso giusto (alla Rimini Marathon non fu certo una gran giornata). Ma ho avuta belle soddisfazioni vincendo la Verdi Marathon (nel bel mezzo di una incredibile bufera di vento gelido), la Maratona dell’Elba, l’EcoMaratona del Barbaresco. Quest’anno ho iniziato la stagione disputando la 6 ore della Maremma (pb con 75,271 km percorsi) e quella di Pistoia, son tornata alla 100km del Conero (corsa in 8h07’’), ho corso la Padova Marathon con la mia seconda miglior misura di sempre. E poi ho puntato tutto sul Passatore e sulla Pistoia-Abetone: gare che anni fa non avrei mai pensato di poter correre da protagonista. Per arrivare a Faenza ho dovuto dare davvero tutto perché ho cominciato a star male al 70°km per aver preso freddo in discesa. Ho ceduto ma non ho mollato e il quinto posto ha comunque avuto un significato. E la giornata dell’Abetone mi ha costretto ad andare a cercare le energie chissà dove. Gambe dure e tanta fatica fin dall’inizio ma il terzo posto finale, in rimonta, mi ha consolata, viste le premesse. E poi son tornata in qualche occasione a correre dalle mie parti, nelle gare che avevo disputato in passato in tante occasioni. Ho vinto i Colli Novesi e sulle strade di casa è stato proprio bello… divertente e appagante.
Per pensare ai 100 giorni che ci separano dal Mondiale di Bangalore, abbiamo chiesto lumi alla persona che si occupa della preparazione di Ilaria: Vittorio Polvani:
.. devo premettere che, nei 5 anni appena trascorsi in cui ho seguito Ilaria, mi sono convinto che sia atleta ancora inespressa. Nei programmi di allenamento siamo costretti a far convivere la preparazione con gli impegni di lavoro. Questo è per lei un titolo di merito enorme: ha un lavoro impegnativo e qualificante ma riesce ad essere concentrata nella preparazione all’attività agonistica. Fa sacrifici difficili da gestire (ndr: nell’ultimo allenamento di qualche giorno addietro, in compagnia di alcuni compagni di squadra, il Garmin è scattato alle 5:58!!!) ma è una ragazza di grandi principi. Dal punto di vista atletico non ha una punta di velocità importante ma fa della progressione la dote migliore. In alcuni allenamenti lunghi e lunghissimi riesce ad essere più veloce nella seconda parte rispetto alla prima. La si potrebbe definire una ultramaratoneta veloce-resistente. Mi spingo a dire che potrebbe arrivare a misure cronometriche sui 100km che al momento sono difficili da prevedere. Prima di Bangalore i carichi di lavoro saranno importanti ma l’obbiettivo è arrivare a quel giorno in condizioni di freschezza atletica. Dal punto di vista psicologico Ilaria ha acquisito esperienza e questo la aiuterà molto: in una 100km riconoscere e gestire la fatica mentale, prima ancora che fisica, è essenziale. La speranza è quella di migliorare il 28° posto di Berlino, ovviamente: io ci credo!!!