Giuseppe Piccioni al Trail del Battaglione
30 luglio - Fine settimana di gran livello a Courmayeur dove si sono disputati due vertical e una prova di trail: venerdì sera via al VK1 NIGHT, Vertical notturno di 7 km e 900m D+ con partenza da Dolonne e arrivo alla stazione Pavillon della SkyWay. Sabato mattina si è disputato il VK2 di 11 km e 2000m D+ fino ai 3.560mt presso Punta Helbronner (gara più “alta” d’Europa). E oggi il piatto forte del Trail del Battaglione: 59 km e 4600mtD+, su sentieri poco battuti in altre gare, ristori essenziali, balisaggio minimalista. Tra i partenti il nostro Giuseppe Piccioni che ha preso il via alle 5 del mattino da Courmayeur (più precisamente da Dolonne) per affrontare la prima difficile ascesa verso Currù. Gli atleti arrivati alle baite di Les Suches e poi alla località Plagnoley, hanno affrontato un passaggio in un tratto con corde fisse per puntare verso i 2500mt del Mont Cormet e i 2987 del bivacco Pascal. Da lì una discesa di quota di quasi 1000mt per arrivare al primo cancello orario di Liconi. A quel punto una risalita durissima verso il Colle Battaglione Aosta (2860slm) e una discesa difficilissima verso il Vallone del Malatrà. Passati il Rif. Bonatti e il Rif. Bertone gli atleti hanno puntato verso il Col Sapin e la Tete de la Tronche, a quota 2550 m. Altra discesa difficile verso il secondo cancello orario di Pont Pailler in Val Ferret. Ancora 700mt di dislivello per raggiungere il Pavillon e ultima discesa verso il traguardo. Il profilo altimetrico della prova è estremamente significativo Il nostro atleta ha concluso la sua fatica dopo 13h44’ di gara giungendo al traguardo in 38^ posizione. Al telefono le parole di Giuseppe: “….è stata una delle gare più difficili da me affrontate. Moltissimi i tratti esposti, pendenze micidiali, discese al più alto tasso tecnico che io potessi immaginare. E gareggiare per molte ore restando sopra i 2500 metri di altitudine è stato per me un test importante per gli impegni del prossimo futuro. Una gara che non avevo mai disputato e che non immaginavo così difficile. Sono soddisfatto di averla portata a termine….”