24 febbraio - La giornata imperniata sulla Verdi Marathon fa vivere alle terre dolci e bellissime della bassa parmense un evento sportivo di prima grandezza: si parte da Salsomaggiore e piano piano si scende verso la pianura con traguardi fissati in diverse località a seconda del chilometraggio scelto dagli atleti. La 30 km vedeva il traguardo fissato a Soragna e la denominazione “Corsa del Principe” non è casuale visto che nel paese sorge la Rocca Meli Lupi, residenza principesca a tutti gli effetti. Francesca Doria e Marco Ponta ci raccontano di una gara bellissima corsa in una giornata climaticamente perfetta: alla fine solo le gambe dei nostri due atleti hanno presentato qualche….lamentela A questo link tutte le classifiche https://www.endu.net/it/events/verdi-marathon-sojasun-maratona-delle-terre-verdiane/results

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Domenica 24 Febbraio ore 13:20 circa. Sono seduto sull'erba dei giardini di fronte ad un antico Palazzo signorile che non conosco, mi ricorda un po' il Castello Sforzesco di Milano. Ho accanto, sulla destra, Carmen. Dietro di noi i raggi del sole incendiano la mia maglietta madida di sudore dopo aver descritto la curva necessaria ad evitare l'enorme statua di Giuseppe Verdi che siede pensoso a quattro metri d'altezza. Sono stanco ed ho i riflessi appannati ma avverto un movimento sulla mia sinistra. Con la coda dell'occhio scorgo una piccola figura ferma ad un metro da me. Vinco la resistenza delle gambe e mi alzo. È una bimba bionda, i denti definitivi in corso d'arrivo mi suggeriscono un cinque, sei anni. Forse. Indossa occhiali rotondi alla Harry Potter, un piumino grigio dal quale spunta un maglione a grossi fiori rosa e grigi. Ha le scarpe da ginnastica in tinta. Poco dietro di lei un preadolescente altrettanto biondo (suppongo il fratello) le copre le spalle. Ad un paio di metri una signora intorno ai quaranta osserva serafica la scena. La bimba, silenziosa, ha sul viso un’espressione combattuta tra l'imbronciato e lo stupito. Il suo sguardo palleggia tra il mio ed un punto, in alto, sopra la mia spalla sinistra. Ho capito. Le domando: “vuoi il palloncino"? Non risponde. Mi coglie il dubbio che sia straniera. Le chiedo come si chiama. I suoi occhi mi fissano dietro alle lenti. Risponde lapidaria: “Eleonora". Bene, comunichiamo. Le ripeto la prima domanda. Annuisce e la sua vocina conferma. Carmen cerca di slegare la fettuccia bianca lunga un metro e mezzo che fissa il palloncino alla spalla della canotta. Non riesce, per timore di perderlo ho stretto troppo il doppio nodo. Taglio il nastro coriaceo con i denti. Ci vuole un attimo. Consegno il globo alla bimba, sulla plastica lucida e verde spicca il tempo vergato con il pennarello nero: 3:40. Penso sia quello che ha attirato la curiosità della fanciulla e che lo rende speciale, inusuale ai suoi occhi. Lo accetta, sempre guardinga. La madre, con voce fuori campo ordina: “come si dice"? La bimba obbediente pronuncia il “grazie", la guarda e finalmente accenna un sorriso. La madre mi rivolge un gesto di riconoscenza. Raggiungo nuovamente Carmen sul tappeto erboso, comincia a prendermi freddo. Devo decidere cambiarmi. Ho fatto per la prima volta il Pacer ad una maratona. La dodicesima per me. Era la “Terre verdiane abbiamo faticato da Salsomaggiore Terme a Busseto ed attraversato Fidenza, Fontanellato (quella con il famoso labirinto) e Soragna. In quest’ultima il percorso prevedeva un passaggio in una casa antica e bellissima, prima nel parco e poi addirittura attraverso un salone a pian terreno dominato da un'enorme lampadario di cristallo. Per fortuna del parquet il pavimento era protetto dal tappeto rosso di fine corsa del traguardo della “trenta”. Mi ha fatto da guida Carlo, un ragazzo gentilissimo che aveva la responsabilità della nostra coppia. L'organizzazione dei Pacers si chiama “I pacers del sorriso, gli originali" ed il loro atletico e deciso presidente si chiama Roberto, come me. Sotto la canotta ufficiale arancione, in gara, ho indossato la maglia dell’Atletica Novese. È stata un’esperienza emozionante. Roberto Moro

24 febbraio - Grandi numeri per questa prova di trail articolata su due distanze che ha dato il via all’edizione 2019 del Trofeo Malaspina: più di 300 i classificati complessivi nelle due prove di 12 e 30 km con dislivelli da vincere nell’ordine dei 230 e 1000 metri Atletica Novese ha saputo essere protagonista nella prova breve grazie a due dei suoi atleti di punta con Teresa Repetto che ha vinto nettamente in 50’57’’ precedendo Simona Bracciale (Garlaschese) e Clara Nobile (Iriense) e mettendo in fila 48 avversarie. Brillantissimo anche Valerio Ottoboni: secondo posto assoluto alle spalle di Vincenzo Scuro con un crono finale di 45’13’’. Nelle classifiche di categoria bellissima tripletta nella categoria Sm55 con Gianfranco Poggi (10° assoluto…..) che ha preceduto Armando Greco e Beppe Tardito. Vittoria nella Sm65 per Donato Zarrillo e secondi posti per Maurizio Traverso e Camillo Pavese nelle rispettive categorie di appartenenza. All’esordio in biancoceleste Giuseppe Piccioni a cui va il benvenuto a bordo Nella prova principale prevista sui 30km il miglior dei nostri è stato (come spesso capita) Giovanni Cavalli in 2h43’38’’; Gianni Tomaghelli ha invece conquistato il terzo posto nella categoria di appartenenza chiudendo in 2h49’14’’ precedendo di non molto Riccardo Turolla che si è così imposto tra i coetanei. Brillante l’esordio con i nostri colori per il neo iscritto Lorenzo Bova al traguardo in meno di 2 ore e 50’ di gara. Complessivamente Atletica Novese ha messo al via 25 atleti con una partecipazione di squadra molto positiva.

CLASSIFICA AtleticaNovese

CLASSIFICA KM 12

CLASSIFICA KM 30

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24 febbraio - Già nella gara di esordio in biancoceleste Gabriele Roselli aveva fatto intravedere buone potenzialità che oggi ha confermato nella 15 km del Giardinetto di Castelletto Monferrato lottando nelle prime posizioni fin dal via e cedendo solo allo sprint ad un atleta di vaglia qual è Silvano Repetto (Delta Spedizioni) con il crono finale di 52’06’’ per coprire i 15km di un tracciato ultrapiatto molto ben presidiato dagli organizzatori sotto la regia del Cus Piemonte Orientale e l’egida Aics. In campo femminile ennesimo assolo di Giovanna Caviglia (Atl.Alessandria) che ha regolato Benedetta Broggi e Daniela Vittoria. Nelle classifiche di categoria, insieme a Roselli, sono saliti sul primo gradino del podio Antonio Scotto di Luzio nella Sm65 e Carlo Mazzarello nella Sm70. Per Atletica Novese, oltre ai sopracitati, in gara anche Davide Bulich (26^ posizione assoluta per lui), Massimo Dalle Crode, Luigi Macciò, Angela Giribaldi, Monica Tamagno, Antonio Gioffrè, Marco Cecchelani e Massimo Giacobbe. Prima della partenza i 155atleti al via hanno rispettato un minuto di silenzio in memoria di Daniele Cortolezzis, anima e organizzatore di una grande gara quale fu la Gelsi di Valenza.

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PRONTI AL VIA

Si avvicina l’appuntamento con una classica del podismo qual è la “Attraverso i Colli Novesi” giunta all’edizione numero 36 . Vi proponiamo il dispositivo della gara fissata per il prossimo 25 aprile con partenza alle ore 9.30 dal Quartiere G3 di Novi Ligure preannunciando che nei prossimi giorni vi faremo pervenire gli ulteriori dettagli dell’evento che nel 2019 rappresenterà anche la quinta tappa del CorriPiemonte.

DISPOSITIVO

 

E’ di venerdì 15 febbraio la pubblicazione da parte di Nado Italia (l’organizzazione nazionale antidoping, derivazione funzionale della Agenzia Mondiale Antidoping WADA) dei provvedimenti di sospensione cautelare di Valentina Gemetto e di Sonia Mazzolini. Le due atlete hanno occupato le prime posizioni della classifica femminile del Cross “Città di Novi Ligure” da noi organizzato meno di un mese fa e sono risultate positive a due diverse sostanze: Benzoilecgonina e Clostebol, rispettivamente. A qualche giorno di distanza dalla notizia vogliamo ricordare che quest’anno la gara rappresentava per noi un passaggio importante dal punto di vista del prestigio dell’evento visto che la prova assegnava i titoli di campione regionale per le categorie master. I controlli antidoping furono effettuati, quella mattina, alle prime cinque classificate delle categorie JPS femminili e i risultati delle prime analisi non possono non creare sconcerto. La sospensione è stata comminata in misura cautelativa e speriamo, come società organizzatrice, di potervi proporre una classifica “definitiva” della gara al termine della vicenda: dal nostro punto di vista, per il bene che vogliamo all’atletica, speriamo che tutte le gare da noi organizzate siano teatro di controlli di questo tipo, così chè vengano garantite,rispettate ed attuate le regole di etica e lealtà sportiva che sono inequivocabilmente dentro di noi ed alla base del nostro Statuto.

17 febbraio -  "…..sono le ore 22,30, siamo appena tornati dalla lunga trasferta di Aosta dove erano in programma i campionati regionali cadetti/e. Presenti i nostri giovani atleti, Picollo Francesco, Ludovico Pizzorno, Samuele Adduci e la nostra nuova iscritta Esther Oke. Voglio iniziare il racconto della giornata proprio da lei, perchè se lo merita tantissimo: Esther è da appena due settimane che frequenta gli allenamenti, quindi in totale 6 allenamenti. Ebbene questa bravissima atleta non ci ha pensato due volte a dare il suo consenso a partecipare a questi campionati e non in una gara qualsiasi ma addirittura nel salto triplo! Gara per chi ha i" garretti" forti, tanto dura quanto tecnica, Se andate a leggere la sua progressione in gara, è da spavento: 9,05, 9,65, 9,82 gli ultimi tre salti di finale, complice anche l'interruzione per la disputa della seconda serie gli ha fatto perdere un po’ di concentrazione. Comunque nulla toglie al suo bellissimo 7° posto assoluto, inoltre poco prima ha partecipato anche ai 60 metri, super Esther!!!! Ora vi racconto degli altri nostri bravi giovani: tutti si sono fatti onore doppiando tutti le gare. Francesco ha partecipato a getto del peso e ai 60 metri, mentre Ludovico e Samuele hanno gareggiato nei 60 e nel salto in lungo, gare queste lunghissime con una serie infinita di batterie. Ebbene i nostri prodi non hanno certamente demeritato facendo o il loro personale o andandoci molto vicino, insomma anche questa volta abbiamo lasciato il bellissimo impianto di Aosta con il sorriso e ben consapevoli di aver fatto fare bella figura alla nostra società. Vince."

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17 febbraio - Gara di indubbio richiamo quella di stamattina ad Arenzano con la formula dei team di 3 concorrenti chiamati a coprire i 21 km del percorso e a vincere i 1100mt di dislivello positivo. Quasi 160 le formazioni al via e quindi quasi 500 gli atleti impegnati. Atletica Novese presente con il solo Armando Greco che ha fatto squadra con i due alfieri dei Maratoneti Genovesi Vito Tumarello e Mario Calasso. Per loro 71^ posizione finale con Armando che ci ha raccontato di una gara difficile specie per un lungo tratto di discesa particolarmente tecnica che lo ha messo in difficoltà.

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