Sette storie biancocelesti alla Milano Marathon
6 aprile - L’evento podistico per eccellenza nel panorama italiano era oggi senza dubbio la Maratona di Milano: e il popolo dei runners ha risposto alla grande con 8000 partecipanti nella gara sulla distanza regina e tantissime altre presenze nelle gare di contorno. Tracciato classico e consolidato per questa prova con il cuore della città e Piazza del Duomo a fare da teatro per partenza e arrivo. I risultati tecnici sono stai consoni al prestigio della competizione ma noi vogliamo parlarvi delle storie che hanno accompagnato le prove dei nostri 7 atleti in gara sulla distanza regina.
A cominciare da Davide Bulich: è stato il più rapido tra i nostri chiudendo in 3h02’50’’ una gara preparata a lungo sotto la guida del coach Vincenzo Scuro. Davide è stato davvero bravo, passando a metà percorso in 1h31’ e dividendo alla perfezione lo sforzo per chiudere molto bene la sua prima esperienza sulla distanza, E poi c’è da dire qualcosa della gara di Guido Caserza: per lui è arrivato il PB in 3h26’41’’ che migliora abbastanza nettamente la prova di Treviso 2022. Una bella storia è quella di Cristian Messina, felicissimo di aver concluso la gara in 3h35’17’’. Era alla prima esperienza ed è comunque atleta che ha corso finora raramente: quindi i margini di miglioramento sono ampi. Paolo Dalia è ormai il veterano in questo gruppo: oggi ha corso in 3h39’21’’ e per lui si trattava di tornare a competere sui 42km dopo parecchio tempo in una specialità che lo aveva visto raggiungere livelli cronometrici importanti. E poi c’è l’incredibile avventura di Livio Ponta: esordio assoluto in gara e in biancoceleste alla Maratona di Milano. A dir poco emozionante. Tempo finale di 3h47’35’’.
Ultimo ma non certamente secondario lo spazio da riservare alle nostre due ragazze in gara: Johanna Dippelreiter è tornata a Milano dove nel 2024 aveva ottenuto il suo miglior risultato italiano in Maratona. Oggi è andata meno bene e Johanna ha chiuso in 4h08’30’’. Tenendo conto dei molti stop subiti in fase di preparazione …non ci si può lamentare. E poi c’è il capitolo da dedicare a Giorgia Montagner: lei aveva già corso a Roma in marzo ed è la sola nostra atleta ad aver doppiato l’impegno su una distanza così severa. Per lei tempo finale di 4h55’50’’.