
22 marzo - Il miglio, una distanza che unisce velocità, resistenza e tattica, continua a esercitare il suo fascino anche nell’era delle competizioni su pista e delle grandi maratone internazionali. Lo scorso sabato a Pioltello, con l’apertura della XXIII edizione del Challenge del “Club del Miglio”, si è rinnovata una tradizione che affonda le sue radici nella storia dell’atletica, celebrando una gara dal sapore antico ma sempre attuale.
A differenza delle consuete distanze metriche dell'atletica leggera, il miglio ha un’origine tipicamente anglosassone. Con i suoi 1609,34 metri, è stato per decenni la misura di riferimento per le gare di mezzofondo nei paesi di lingua inglese. Celebri sono le imprese di atleti britannici che hanno scritto la storia su questa distanza, a partire da Roger Bannister, il primo uomo a infrangere la barriera dei 4 minuti nel 1954, un’impresa che ancora oggi viene ricordata come una delle più iconiche dello sport. Nonostante l’adozione del sistema metrico decimale nelle competizioni ufficiali, il miglio conserva un’aura speciale e continua a essere disputato nei circuiti internazionali più prestigiosi, come la storica "Mile Run" negli Stati Uniti o la celebre “Dream Mile” di Oslo. In Italia, eventi come il Challenge del “Club del Miglio” mantengono viva questa tradizione, offrendo agli atleti l'opportunità di misurarsi con una distanza che richiede intelligenza tattica e capacità di gestione dello sforzo.
Le gare di sabato a Pioltello hanno visto una partecipazione numerosa e un livello tecnico elevato.
Tra i protagonisti della giornata, spicca la prestazione del nostro Mario Bocchio (SM55), che nella seconda serie ha impostato una gara coraggiosa, sempre in avanscoperta, dimostrando grinta e determinazione. Ha ceduto solo a seguito dell’affondo di Lorenzo Ravelli (Road Runners Club Milano), SM50, più fresco, che ha vinto con il tempo di 6:35.04.
La gara ha confermato ancora una volta quanto il miglio sappia regalare spettacolo e emozioni.
“Mi sono deconcentrato e alla fine ho chiuso quinto su quindici al via, in 6:43.97. I miei primi tre giri e mezzo sono una buona base per impostare la stagione” dichiara il Master della Novese.
A livello di riepilogo generale, Bocchio chiude undicesimo nella categoria SM55, dominata da Marco Premoli (Atletica Paratico) con il tempo di 5:14.21. L’evento di Pioltello si inserisce in un circuito più ampio che, con diverse tappe durante l’anno, celebra il fascino di questa distanza iconica. Il Challenge del “Club del Miglio” non è solo una competizione, ma un appuntamento che unisce passione, tradizione e cultura sportiva, offrendo ad atleti di tutte le età la possibilità di confrontarsi in una gara dal sapore internazionale. Sebbene oggi le distanze metriche siano predominanti nelle competizioni ufficiali, il miglio continua a mantenere un posto speciale nel cuore degli appassionati di atletica. Eventi come questo dimostrano che c'è ancora spazio per una specialità che ha fatto la storia dello sport e che continua a stimolare nuove generazioni di atleti.
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