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StraCarezzano 2023: Cucco a tempo di record e Teresa Repetto al poker

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1 agosto - La Soams di Carezzano impegna tutte le proprie forze per questa serale dal percorso piacevole e impegnativo al tempo stesso . Una serata di festa, anche per un terzo tempo piacevole: peccato che non la abbiano pensata così i ladri che hanno forzato le macchine parcheggiate trafugando tutto il possibile. Purtroppo si è tornati a vecchie abitudini che sembravano essere un po’ dimenticate. Dovremo tenerne conto…. La gara ha vissuto sull’impressionante assolo di Gianfranco Cucco che ha stabilito il nuovo tempo limite sul tracciato di 6,3km: 21’50’’ il crono, che migliora il tempo ottenuto nella vittoriosa cavalcata del 2022 di 32’’. E le condizioni di freschezza del ragazzo di Sai Frecce Bianche, appena tagliato il traguardo, sono una prova lampante di condizione fisica al top. Seconda posizione per Diego Picollo (Azalai) in 23’35’’ con qualche secondo di vantaggio sui nostri Diego Scabbio e Stefano Romagnollo. Top five chiusa da Giovanni Tornielli (Pod Peralto). E anche la gara femminile ha offerto spunti molto interessanti: la vittoria è andata a Teresa Repetto che ha così ottenuto il quarto successo negli 8 anni di vita di questa prova. E nelle altre quattro occasioni la nostra atleta ha comunque occupato una posizione tra le prime tre al traguardo. Per Teresa crono di 28’02’’migliore rispetto a quello dell’anno passato. Secondo posto per Laila Hero (Atl Arcobaleno) che ha prevalso su una sempre più positiva Lucrezia Lupi per una manciata di secondi. Per i nostri colori sono ancora da ricordare le affermazioni nelle classifiche di categoria per Romagnollo, Scabbio, Gianfranco Poggi, Maurizio Traverso, Massimo Orlando, Franco Dossena, Lucrezia Lupi, Claudia Fossa. Piazzamenti da podio sono stati invece conquistati da Andrea Bisio (11° assoluto), Cristian Dispensa (14°), Andrea Molinari (22°), Gianni Tomaghelli, Roberto Conte, Franco Gavuglio, Elsa Godino, Giorgia Montagner, Elisabetta Grassano, Giulia Legena, Angela Giribaldi, Giuliana Peruzzo, Concetta Graci. Come si vede una serie di prestazioni davvero interessanti. In totale il team ha schierato 55 atleti conquistando la vittoria nella graduatoria a squadre davanti ad Azalai e At. Valle Scrivia.

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Foto di Enzo Bartoletti e Namfon Dasom

Foto di Cristina Tortonesi

Il racconto di Fabrizio Lavezzato e della “sua” Ultra del Gran Sasso

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30 luglio - "Domenica 30 luglio ho partecipato all’Ultramaratona del Gran Sasso d’Italia, tornando sulle strade abruzzesi per la terza volta, dopo le edizioni del 2019 e 2021. Il percorso di questa gara è, a mio avviso, uno dei più affascinanti del panorama italiano di ultramaratona. Partenza ed arrivo sono fissati nello splendido borgo di Santo Stefano di Sessanio, un’autentica perla paesaggistica, dominata dall’imponente Torre Medicea. Circa 80 residenti che ogni anno a fine luglio ospitano un numero sempre crescente di podisti: oltre 500 i partenti di questa edizione, con iscrizioni chiuse ampiamente in anticipo per motivi di capienza delle strutture. Podisti provenienti da ogni parte d’Italia, sintomi che questa manifestazione, perfettamente gestita da Franco Schiazza, è ormai entrata nel cuore di tutti noi. Partenza alle 8,30. Il percorso ormai lo conosco come le mie tasche. Primi 10km relativamente facili, da Santo Stefano a Calascio. Facili ma traditori, perché se si spinge troppo sul tracciato favorevole, le gambe mancheranno dopo. I più forti scappano subito via, io faccio il mio passo e mi ritrovo in un gruppetto con un ragazzo siciliano di Ragusa, uno di Cesenatico e con la campionessa italiana di 24h Eleonora Corradini, che vincerà la gara femminile. Dopo il transito a Calascio e la successiva discesa, intorno al km 12 iniziano i primi tornanti in salita verso Castel- del Monte. C’è il sole ma si corre bene considerando che siamo a fine luglio. Bisogna stare solo attenti all’idratazione perchè qui l’ombra non si trova mai. L’amico di Cesenatico si stacca in salita e dopo il passaggio nel centro abitato di Castel del Monte, lungo i tornanti che portano a Passo Sella (21km circa), perdiamo anche il ragazzo di Ragusa. Io salgo regolare insieme ad Eleonora, c’è fatica ma si corre e superiamo altri atleti. Nella discesa verso il check point del km26, prendo qualche decina di metri di vantaggio su Eleonora. Siamo in arrivo a Campo Imperatore, con la sua spianata mozzafiato e le sue insidie (mi ricordo bene la grandine del 2019). Teoricamente entriamo nel tratto di gara che mi è più congeniale. Fino al km 40 infatti la strada è abbastanza piatta e si potrebbe prendere un buon ritmo. Già dai primi tratti però mi rendo conto che sarà durissima. Inizia infatti a tirare un vento contrario fortissimo, rischio per due volte anche di perdere il berretto e sono costretto a rallentare. Sarà così fino al km 40. Inizio ad avere qualche problema di stomaco, per cui decido di saltare l’ultimo gel e di bere solo acqua. Al km 38 la strada risale, io proseguo abbastanza bene, ma mi rendo conto d’aver speso tanto. Mi affianca un ragazzo accompagnato in bici da un amico. “Dai che il peggio è passato” mi dice e poi ancora “Io sono alla mia seconda ultra”. “Questa per me è la numero 21, ma ormai ho 50 anni e devo smetterla di fare ste cose” gli rispondo sorridendo. “io ho 34 anni ma Firmerei per arrivare a 50 anni così” mi dice ancora “Beh guarda, se vuoi facciamo a cambio subito” chioso io e sorridiamo entrambi. Scollinato il km 40 inizia l’ultimo tratto in discesa, quello che riporta a Santo Stefano, 10km in cui si può spingere se uno ne ha. Io cerco di fare tutto il possibile. Mentre scendo nei tornanti dietro di me scorgo altri concorrenti che stanno rinvenendo. Vedo le maglie rosse della Manopello, so che c’è Fabio Amabrini, atleta forte e della mia categoria. Strigno i denti sugli ultimi 300m di strappo al km 46 e poi nell’ultima parte della discesa do anche quello che non ho per mantenere la mia posizione. All’arrivo nel paese, girando l’ultimo tornante della montagna, mi volto, ho sicuramente almeno 200m di vantaggio, corro sorridendo gli ultimi tratti, giro a destra il breve rettilineo verso il traguardo. Lo speaker mi chiama per nome, ricordando le mie partecipazioni alla gara, un po’ mi emoziono. Taglio il traguardo sfinito, 11esimo assoluto e secondo di categoria. Il tempo finale, 3h57’ circa, forse poteva essere migliore, ma il vento oggi è stato davvero ingestibile. E comunque, vento o non vento, bisogna essere realisti. Lo scorso anno di questi tempi non riuscivo nemmeno a camminare e adesso ho portato a casa dignitosamente una delle gare più belle, certamente una delle mie gare del cuore. Va bene così. La Corsa è eterna finchè dura. W la Corsa. Fabrizio"

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Giuseppe Piccioni al Trail del Battaglione

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30 luglio - Fine settimana di gran livello a Courmayeur dove si sono disputati due vertical e una prova di trail: venerdì sera via al VK1 NIGHT, Vertical notturno di 7 km e 900m D+ con partenza da Dolonne e arrivo alla stazione Pavillon della SkyWay. Sabato mattina si è disputato il VK2 di 11 km e 2000m D+ fino ai 3.560mt presso Punta Helbronner (gara più “alta” d’Europa). E oggi il piatto forte del Trail del Battaglione: 59 km e 4600mtD+, su sentieri poco battuti in altre gare, ristori essenziali, balisaggio minimalista. Tra i partenti il nostro Giuseppe Piccioni che ha preso il via alle 5 del mattino da Courmayeur (più precisamente da Dolonne) per affrontare la prima difficile ascesa verso Currù. Gli atleti arrivati alle baite di Les Suches e poi alla località Plagnoley, hanno affrontato un passaggio in un tratto con corde fisse per puntare verso i 2500mt del Mont Cormet e i 2987 del bivacco Pascal. Da lì una discesa di quota di quasi 1000mt per arrivare al primo cancello orario di Liconi. A quel punto una risalita durissima verso il Colle Battaglione Aosta (2860slm) e una discesa difficilissima verso il Vallone del Malatrà. Passati il Rif. Bonatti e il Rif. Bertone gli atleti hanno puntato verso il Col Sapin e la Tete de la Tronche, a quota 2550 m. Altra discesa difficile verso il secondo cancello orario di Pont Pailler in Val Ferret. Ancora 700mt di dislivello per raggiungere il Pavillon e ultima discesa verso il traguardo. Il profilo altimetrico della prova è estremamente significativo Il nostro atleta ha concluso la sua fatica dopo 13h44’ di gara giungendo al traguardo in 38^ posizione. Al telefono le parole di Giuseppe: “….è stata una delle gare più difficili da me affrontate. Moltissimi i tratti esposti, pendenze micidiali, discese al più alto tasso tecnico che io potessi immaginare. E gareggiare per molte ore restando sopra i 2500 metri di altitudine è stato per me un test importante per gli impegni del prossimo futuro. Una gara che non avevo mai disputato e che non immaginavo così difficile. Sono soddisfatto di averla portata a termine….”

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La lunga notte dell’Ultra del Turchino

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30 luglio - Un percorso di 51km abbondanti con un dislivello importante (1280mtD+) per correre nella notte puntando verso il mare: questo il compito proposto agli atleti che hanno scelto la sfida dell’Ultra del Turchino. Partenza dal centro di Ovada e un lungo giro (con dislivelli già importanti tipo il tratto per raggiungere Costa) per imboccare la strada immersa nei boschi che valica il crinale verso Rossiglione. Una ripida discesa per avvicinarsi alla strada del Turchino. Nel cuore della notte gli atleti hanno poi affrontato l’ascesa al passo, una salita lunga e costante che diventa difficilissimo affrontare essendo posta già oltre metà gara. La galleria che separa il versante piemontese da quello ligure ha significato iniziare la lunga picchiata in discesa verso Voltri e verso il mare. Un’impresa vera per tutti coloro che hanno concluso il percorso. Il nostro team ha messo in gara un bel gruppo di atleti: il più veloce è stato Paolo Repetti (al traguardo dopo 5h40’) e gli altri biancocelesti hanno concluso nello spazio di pochi minuti. A cominciare da Giuliana Peruzzo (unica e bravissima ragazza in biancoceleste) in 5h42’, e poi da Fabio Pelizza, Marco Massabò, Andrea Cianciosi che ha concluso in 5h51’. Un pochino più staccato Luigi Macciò che ha puntato a portare a termine l’ennesima gara della settimana. Da segnalare il nettissimo miglioramento cronometrico di Pelizza e Massabò rispetto all’edizione 2022 (nell’ordine di più di 25 minuti). Bravissimi: per loro e per tutti la consapevolezza di aver portato a termine una grande avventura. Per le foto un grazie a Vincenzo La Camera.

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Gran Novese a Roccagrimalda

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30 luglio - Dopo quattro anni di stop il Trofeo della Monferrina di Roccagrimalda è tornato ad essere un gran banco di prova per gli atleti che hanno scelto questa gara per l’appuntamento agonistico domenicale. Percorso invariato con i suoi 10,4 km difficilissimi (e bellissimi) da interpretare con sali e scendi continui ed impegnativi e il rettilineo d’arrivo che porta gli atleti al Belvedere, uno dei più bei punti paesaggistici monferrini. Il nostro team ha fornito una eccellente prova di forza e solo un super Luciano Spettoli (Atl. Alessandria) ha saputo precedere il nostro quartetto. Per Spettoli successo con il crono di 38’50’’: una trentina i secondi di vantaggio su Gabriele Roselli, con Livio Denegri quasi a contatto. E ancora Diego Scabbio e Mattia Grosso a rendere molto biancoceleste la top five della gara. Senza dimenticare il decimo posto assoluto di un Cristian Dispensa sempre più convincente. E anche in campo femminile Atletica Novese si è messa in luce grazie a Teresa Repetto che ha conquistato un buon terzo posto assoluto alle spalle di Anna Bardelli (Pod. Peralto) e di Claudia Marchisa (Atl. Alessandria). Per la vincitrice tempo finale di 45’41’’ e per Teresa crono di 47’30’’: prestazione non distante da quella che le valse la vittoria nel 2017. Nelle classifiche di categoria (dove erano 5 i premiati) podi biancocelesti per Annalisa Mazzarello, Paola Repetti e Gianni Tomaghelli. Da ricordare la prova di Armando Greco che, dopo la durissima prova della Biella-Oropa di ieri pomeriggio, ha voluto essere della partita anche stamattina. La squadra, grazie alle 20 presenze in gara, ha conquistato il primo posto della speciale classifica riservata ai gruppi più numerosi precedendo Maratoneti Genovesi e Cartotecnica Piemontese.

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I nostri alla grande sfida della Biella-Oropa

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29 luglio - Una grande sfida quella della Biella-Oropa: per tutti. Per i top runners impegnati per mettere nel proprio albo d’oro una delle gare più prestigiose del panorama podistico piemontese e non solo. E per tutti gli altri concorrenti che , oltre agli avversari, sfidano se stessi per arrivare ad un traguardo distante 12,2 km dal centro di Biella, dopo molti chilometri di una salita sempre più aspra con le pendenze più arcigne che si affrontano nell’attraversamento di Favaro, quando si è grossomodo a metà gara. E quando si arriva all’ultimo tratto, sull’acciottolato che conduce al Santuario, la fatica è mitigata dalla soddisfazione di avercela fatta. L’edizione di quest’anno, la quarantottesima di una storia gloriosa, ha fatto registrare il successo del biellese Michele Fontana (oggi in gara con i colori di Atl. Vomano) giunto al traguardo con il tempo record di 46'53'': alle sue spalle i portacolori della Pro Patria Milano, Andrea Astolfi (48'04'') e Renè Cuneaz (48'58''), Salvatore Gambino (DK Runners Milano) in 49'11'' e Matteo Lometti (Brancaleone Asti) in 49'41''. Al femminile vittoria senza discussioni per Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) con il crono di 55'42'' davanti a Matilde Bonino (Atletica Stronese) e a Iris Baretto (Atletica Saluzzo). Atletica Novese è stata rappresentata in gara da 9 atleti che hanno corso anche per conquistare punti utili per il Corripiemonte di cui la prova odierna rappresentava la nona tappa. Il più veloce è stato Rocco Longo che ha concluso poco sopra il tempo di 1h08’. A 2 minuti di distacco è arrivato al traguardo Maurizio Traverso e poi Claudia Fossa che ha chiuso in 1h14’46’’. Per lei la grossa soddisfazione di essersi aggiudicata la classifica di categoria a riprova che, quando la gara è dura, Claudia sa sempre ritagliarsi una posizione di prestigio fra le coetanee. Dopo di lei hanno concluso Armando Greco e Massimo Orlando che è risultato il secondo della categoria Sm65. Davvero un grande risultato!!! Anche per il fatto di aver migliorato il tempo ottenuto nell’edizione 2018. Dopo Orlando, belle prove anche per Gianni Cavanna, Franco Gavuglio e Paolo Tinelli che vanno accomunati in un ringraziamento davvero grande per tutto ciò che fanno per difendere le nostre chanches nel concorso regionale. Capitolo a parte merita Camillo Pavese: oggi ha chiuso la prova in 1h34’59’’ in ottava posizione tra gli over70, migliorando nettamente il tempo ottenuto cinque anni or sono. Qualcosa di indescrivibile!!! Per Camillo gli aggettivi sono davvero finiti!!!

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Luigi Macciò alla Stratruggia 2023

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28 luglio - Luigi Macciò ha messo in fila la quarta gara nello spazio di 6 giorni: cose normali per il nostro uomo dei record chilometrici (ad oggi nel 2023 ha gareggiato per più di 700 km) e il teatro agonistico del venerdì è stato Terruggia. La Pro Loco locale ha infatti ripreso ad organizzare la “Stratruggia”, gara di 6km che mette insieme agonisti e non nel ricordo di Angela, la maestra prematuramente scomparsa che ha lasciato un incancellabile ricordo. Percorso collinare ad alto tasso di spettacolarità, dipanato tra le colline e le vigne del casalese. Per quanto riguarda la classifica è tornato alla vittoria Matteo Volpi, per i colori di GP Solvay, precedendo il duo di Sai Frecce Bianche composto da Gianluca Catalano e Alessio Robiola. Al femminile si è imposta Monica Moia (ASD Bognanco) dopo un lungo duello con Valeria Salzani (GP Solvay). Per i dettagli della classifica vi rimandiamo alla prossima pubblicazione. Per Luigi invece l’appuntamento è fissato già alla prossima notte: sarà in lizza all’Ultra del Turchino!!!!

L’onda fucsia della 5.28 nel cuore di Novi

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28 luglio - Un’alba diversa e da ricordare. Quasi 200 persone si sono ritrovate al Circolo Ilva per vivere l’alba insieme, correndo e camminando per le strade del centro della città. L’iniziativa (alla prima edizione), voluta da Correre per… , CamminaNovi, Lions International con la collaborazione e l’aiuto di molte realtà del nostro territorio, ha avuto lo scopo di dare una mano alle popolazioni della Romagna flagellata dai recenti avvenimenti ed in particolare aiutare una RSA di Fornace Zarattini (una località alle porte di Ravenna). Alle 5.28 precise il via e poi, ognuno con il proprio passo, l’onda fucsia ha attraversato la città per ritrovarsi al punto di partenza per un terzo tempo a base di focaccia. Al termine l’arrivederci e l’appuntamento già fissato per il 2024, senza dubbio alcuno.

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Un podio conquistato e uno sfiorato: Atletica Novese ad Asigliano

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26 luglio - Ci racconta tutto Mario Bocchio: "Ad Asigliano, Comune agricolo nella piana Vercellese rinomato per la produzione risicola, i festeggiamenti per il “Baccanale d’estate” hanno riproposto la gara podistica per le vie del paese e tra le cascine delle frazioni come un tempo. Il tutto tra il frastuono dei “baracconi” e gli anziani del luogo fissi a guardare i corridori, molti seduti davanti alle proprie abitazioni per cercare di godere dei primi refrigeri del pomeriggio che cede il passo alla sera. Novanta partenti nella veloce kermesse organizzata dal Gruppo podistico Trinese, che si è sviluppata anche su tratti in sterrato. Tre i portacolori dell’Atletica Novese al via: Andrea Molinari, Luigi Macciò e Mario Bocchio. Dopo il colpo di pistola i ritmi si sono fatti subito sostenuti, proprio perché le caratteristiche del tracciato “piattone” di 5,2 km hanno indotto gli atleti a correre - come si suol dire - “tutto d’un fiato”. Quando Edoardo Mazzucco (Atletica Santhia) apre i rubinetti del gas, si fa fatica a stargli dietro, così vince facile sui 15’, con il compagno di squadra Edoardo Momo che fissa il distacco in circa 30”, precedendo al fotofinish Giulio Curatitoli (Podistica Arona). Tra le donne a primeggiare è Greta Negro dell’Atletica Vercelli. In casa Novese, Molinari alla fine è terzo nella categoria SM35, mentre il podio sfuma a Bocchio, quarto negli SM55, con Macciò quinto nella medesima classifica. Al termine, come nelle migliori tradizioni, cena a suon di musica curata dalla Pro loco, con i fuochi d’artificio a far calare il sipario.". Risultati

 

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