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Un bel gruppo biancoceleste a Fegino

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31 marzo - La stagione delle preserali ha preso oggi il via da Fegino, prime alture dell’entroterra genovese e della Valpolcevera con il tradizionale appuntamento sui 5 km di un tracciato collinare particolarmente aspro e nervoso, reso più complicato dalla pioggia caduta nel pomeriggio. La gara ha visto al via un centinaio di atleti e ha messo nell’albo d’oro i nomi di Nour Eddine Chakour del Team 42195 (crono di 20’11’’) e di Nicoletta Rossi di Zena Runners che ha vinto in 26’17’’. Per i nostri colori erano sette gli atleti al via e il più veloce è stato Andrea Molinari in 25’33’’: per Andrea secondo gradino del podio di categoria e 13° posto assoluto. A breve distacco si è classificato Maurizio Traverso, autore dell’ennesima super prestazione che gli è valsa la vittoria di categoria al termine di 26’05’’ di gara. Nella stessa categoria terzo gradino del podio per Armando Greco (20° in 26’50’’). Un po’ più indietro si son classificati Massimo Orlando, Concetta Graci (unica ragazza ad affrontare la trasferta e alla fine decima assoluta), Fabrizio Reale e Francesco Gavuglio che ha conquistato il secondo posto tra gli over70. La squadra è risultata essere il quarto gruppo tra quelli più numerosi.

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Il Duathlon Sprint di Piacenza

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31 marzo - In attesa dei risultati di questo weekend che si preannuncia ricco di eventi abbiamo aspettato a dare i risultati del Duathlon Sprint di Piacenza che si è disputato domenica scorsa 26 marzo perché, oltre ai risultati individuali, volevamo aspettare l'aggiornamento della classifica a squadre valevole per l'assegnazione del titolo italiano 2023. Le buone prestazioni degli atleti della SAI FRECCE BIANCHE hanno permesso di recuperare un paio di posizioni e di essere ora in sesta posizione con ancora due prove da disputare e ad un passo dal podio. Per noi due i "Novesi" in gara Simone Berrino che nonostante l'impegno sull'ora di sabato ad Asti ottiene un 28esimo posto assoluto e centra il suo secondo podio in carriera nella sua categoria, mentre Lucrezia Lupi chiude all'undicesimo posto nella prova femminile e 4^ di categoria. Ora appuntamento per questo week end ad Imola con la prova individuale e domenica quella a squadre.

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Tornare a correre e a vincere: il racconto di Fabrizio Lavezzato

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29 marzo - Fabrizio Lavezzato ha subito un lungo stop nei mesi scorsi a causa di un infortunio nel luglio 2022 e ora ci fa vivere il percorso per tornare alle gare da protagonista (e la foto di copertina racconta molto della sua vittoria di domenica scorsa): “Paolo io non riesco a riprendermi, devo smettere di correre”. “Smettere di Correre non è così facile, vieni su a Biella, valutiamo la situazione con calma. Una soluzione si trova” Siamo a fine settembre dello scorso anno, è venerdì sera, scendo dalla macchina nel parcheggio dell’Accademia e zoppico. Sono infortunato da quasi 3 mesi e la situazione non migliora, corro un chilometro, poi inizio ad aver male e devo fermarmi. Entro nell’Accademia, con Paolo c’è PierPaolo Ferrari, che lo segue da una vita. Pier mi guarda e sentenzia “Qui non c’è niente che non possa essere risolto, ma ci vogliono almeno altri due mesi. Da domani esci mezz’ora tutti i giorni, corricchia, se ti fa male cammina, ma non stare fermo”. “Fino a quanto durerà?” chiedo io. “Fino a quando sarà necessario”. Risposta che non ammette repliche. Dal giorno successivo inizio, pian piano, come ha detto Pier. E’ sabato, vado a Cessole nella piana, da solo, non voglio che qualcuno veda come sono ridotto. Il primo km lo giro a 6.52. Siamo ripartiti da lì. Ogni giorno 30’ per almeno 3 settimane. Poi pian piano in aumento, con alti (pochi) e bassi (tanti) e Paolo che dopo ogni allenamento trova degli aspetti positivi che non esistono per rincuorarmi e, quando proprio non è possibile, si rifugia in angolo “Intanto oggi abbiamo corso, abbiamo respirato aria buona. Domani andrà meglio”. A fine Novembre, nel giorno della presentazione del nostro libro, vado per la prima volta all’aeroporto, un luogo che considero ormai una casa e che si popola ogni sabato di persone che mi sembra di conoscere da una vita, gente semplice, animata da sana passione per la Corsa, un gruppo che mi accoglie a scatola chiusa, quasi fossi stato lì da sempre. 21km a 4.43/km di media: a luglio un allenamento del genere lo avrei cancellato dal Garmin, adesso mi sembra di essere in paradiso. Le cose bisogna apprezzarle quando si hanno. Il giorno dopo zoppico ma è un dolore diverso, è solo fatica da smaltire, ormai indietro non si torna più. A Capodanno corro 30km a 4.30, con Paolo e Lorenzo che mi seguono in macchina e mi danno i tempi ogni 2km, manco fossi Stefano Baldini. Arriva Gennaio, arriva la nuova stagione, Paolo mi chiede di iscrivermi ad una gara, vuole farmi fare la mezza a Novara, ma io non me la sento. Forse fine Febbraio, magari Siena, c’è una 50km ondulata e su sterrato, una gara perfetta per un rientro anonimo, senza l’assillo del cronometro. “Paolo io non riesco a recuperare velocità, non posso più fare ripetute, la gamba mi fa male” . “Fabri, tu fai l’atleta, l’allenatore sono io. A te le ripetute non servono” Paolo è furbo, sa quali corde deve toccare, così ai primi di febbraio mi propone 21km a ritmo variato “come Gigliotti faceva fare a Baldini” (ovviamente su tutt’altro ritmo), ovvero con 15-20’’ di scarto tra la fase lenta e quella veloce. Appena sento nominare Baldini mi viene la bava alla bocca. Non ci dormo la notte prima, ma al mattino dopo all’aeroporto ritrovo le vecchie sensazioni. I dolori ci sono ma stanno in disparte perché c’è troppa voglia. “Siena è la gara giusta per rientrare e raccontarcela, nel senso che comunque vada potremo trovare una scusa, il percorso, lo sterrato, il meteo. Certo che se vuoi capire quanto vali devi misurare il cronometro a Porto Recanati. Però lì puoi andare solo se hai le palle”. Non me l’avesse mai detta questa frase. A Porto Recanati ci vado, per la 50km e torno a casa con il personal best. “Lo sai che è un personal best fasullo vero? Lo scorso anno di questi tempi avresti fatto molto meglio. Stai crescendo, ma la strada è lunga. Lavoriamo, ci vuole equilibrio”. Paolo dixit. Arriva marzo e arriva la BiUltra, obiettivo per me importante, perché è la gara di Biella Running, la organizza Paolo, ci tengo tanto a fare bella figura. Due settimane prima siamo all’aeroporto, test su 4 giri, il primo a 4.30, poi a scendere di 10’’ ogni giro. Per tre giri vado bene, poi il caldo, i dolori, la fatica, gli ultimi 2km su quel falsopiano infernale a salire sono un supplizio. Paolo è fermo con la macchina al penultimo “Scusa Paolo” gli dico mentre passo. “Che cazzo mi chiedi scusa, corri che manca un chilometro”. Arrivo alla fine stremato. “Sono crollato nell’ultima parte”. “Ti sei impegnato, hai fatto fatica?” “Si Paolo una fatica tremenda, non so se alla BiUltra…”. “Perfetto, sei pronto per la gara. L’allenatore sono io, tu pensa a fare l’Atleta. Ci vuole equilibrio, ricordatelo” Arriva la BiUltra. Sono emozionato e preoccupato allo stesso tempo, gli acciacchi non mi danno mai tregua, ma già esserci è qualcosa, ricordando quel venerdì sera di settembre. “Corri come abbiamo detto, del risultato non ce ne frega un cazzo” “Paolo ma del risultato non ce ne frega mai un cazzo?”. “Quando ce ne dovrà fregare veramente lo capirai e comunque te lo dirò io. Tu pensa a fare l’Atleta” La gara parte, mi hanno detto che il giro è impegnativo, i miei muscoli se ne accorgono subito, con quei due falsopiani in salita che tagliano le gambe. Fabio Cappellaro scappa via, il ritmo che impone per me è troppo veloce, ogni giro guadagna metri. Io resto sul mio passo 4.20-4.25, mi affianca Alessandro Ruoppolo, facciamo conoscenza, scambiamo qualche parola. La gara è dura, il giro di boa poco prima del traguardo mi dà fastidio, la gamba sinistra inizia a farmi penare, PierPaolo mi aiuta con un po' di ghiaccio spray. Poco dopo metà gara aumento leggermente il ritmo: Fabio davanti sta leggermente rallentando; quindi decido di provare il tutto per tutto. Alessandro intorno al 30esimo si stacca. Resto solo e mi butto all’inseguimento di Fabio, sempre cercando di stare in equilibrio e di non andare fuori giri. Intorno al 40esimo km raggiungo Fabio, si affianca per un attimo ma non sta bene, ha problemi e poco dopo si stacca. Resto solo davanti, mi mancano 10 giri per vincere la prima gara della mia vita. 10 sono tanti, così mentalmente li spezzo, sono 5+5 e poi ancora i due blocchi di 5 li spezzo in 3+2, così i pezzettini sono più piccoli e mi pesa di meno. Mi sembra di essere a Pasturana quando faccio il giro intorno a casa, non sono mai 10 anelli ma 3+2 e poi ancora 3+2. Paolo arriva sul tracciato. “Sei in testa, sei solo ma non rilassarti, conta anche il tempo finale, fai girare le gambe”. Passano i giri, sono stanco, ho i crampi ma essere primo mi aiuta. Oggi non posso proprio fermarmi. Al penultimo giro, la gente comincia ad applaudirmi. Inizio l’ultimo anello, da un lato vorrei farlo piano per godermelo tutto visto che ho un paio di minuti di margine, ma Paolo mi ha chiesto di lavorare fino alla fine e quindi io faccio l’atleta. Spingo per come posso sugli strappi in salita e quando giro a destra per entrare in Accademia mi si apre il cuore. Non piango solo perché non ho più liquidi addosso. Corro gli ultimi metri guardando il cielo perché so che papà sta sorridendo. Vinco e non mi sembra vero. Abbraccio tutti quelli che mi hanno aiutato, poi finalmente arrivo da Paolo. “Grande Fabri, goditela tutta. Il crono è buono ma la strada è lunga. C’è ancora tanto da lavorare. Ci vuole Equilibrio”. L’allenatore è lui, io gli credo, d’altronde Correre è il gioco più bello della nostra vita.

A Casale per il Trofeo Avis

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26 marzo - Sul collinare abbastanza impegnativo (11 km il tracciato) del Trofeo Avis è andata in scena la seconda tappa del circuito UISP Alessandria. La gara ha raccolto una buona quota di partecipanti, in una domenica dai tanti impegni agonistici; e anche il livello tecnico è stato più che apprezzabile con il vincitore Edoardo Mazzucco (Atl. Santhià) che è riuscito a restare sotto i 40’ precedendo due ottimi performer quali Gianluca Chiesa (Marat.Genovesi) e Vincenzo Scuro (Caivano Runners). La gara femminile ha fatto segnare il ritorno alla vittoria di Claudia Marchisa (Atl.Alessandria) che ha preceduto Valeria Salzani (GP Solvay) e Cristina Mocci (BioCorrendo). Per i nostri colori erano al via in otto: miglior crono per Armando Greco, reduce dalla prova in pista di Asti di qualche ora prima. A seguire si sono classificati Matteo Ferretti, Luigi Macciò, Alberto Segatto, Francesco Gavuglio e Paolo Tinelli. Infine i due che hanno anche conquistato un posto sul podio delle rispettive categorie: Camillo Pavese e Giorgia Montagner. A lei è dedicata la foto di copertina!!!

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La 24 ore di Asti… a bocce ferme

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27 marzo - Il giorno dopo per noi di Atletica Novese è ancora più bello… Dopo la grande prova della 24x1 ora del weekend astigiano, siamo orgogliosi della grande prova di forza della squadra accompagnata da dati tecnici davvero importanti e siamo felici della grande partecipazione di tutti gli altri nostri atleti che, tramite social, hanno saputo essere vicini ai 24 protagonisti. Una bella dimostrazione dello spirito di squadra che circola da noi. Ma ci sono due piccole storie che meritano di essere raccontate:

" … Asti. Sabato sera, intorno alle 23… I nostri ragazzi stanno lottando con i denti per non perdere il contatto dagli avversari della Brancaleone e la notte si sta facendo fredda. La via di accesso all’impianto di atletica è ormai deserta ma dal buio spunta un uomo vestito con una felpa azzurra. E’ il Vince!!!! Non ha resistito a starsene a casa ed è venuto a seguire i suoi atleti. Resterà a bordo pista, facendo qualche foto, per tutta la notte, seguendo i nostri atleti, incitandoli e consigliandoli. Un bell’appoggio … specie per Bianca e Teresa che hanno dovuto reggere la pressione di una gara difficile. E poi un rapido ritorno a Novi per essere comunque di nuovo ad Asti, presente alle fasi finali della gara!!!!!

Ma c’è un altro allenatore che ha fornito il proprio appoggio ai suoi ragazzi: Andrea Miglioli segue da tempo alcuni dei nostri atleti più veloci e ha passato la mattina di domenica a bordo pista, con il cronometro, registrando i passaggi dei nostri ragazzi che, in quelle fasi di gara, stavano compiendo un vero capolavoro, incitandoli e consigliandoli. Una mano non da poco. Grazie a tutti"

Foto di Vincenzo la Camera

Luca Parodi alla Deejay Ten Torino

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26 marzo - Prima volta a Torino per la Deejay Ten e più di 8000 i runners che hanno risposto presente per i due tracciati di gara (da 10 e 5km) snodati nel cuore del capoluogo piemontese. Dopo la domenica di Torino l’evento farà tappa a Bari , Firenze e Napoli prima del granfinale di Milano in ottobre. Presente anche il nostro Luca Parodi che ha chiuso il tracciato da 10km in 49’47’’.

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Andrea Scaglia alla Zagreb21

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26 marzo - Trasferta in Croazia, a Zagabria, per Andrea Scaglia che ha disputato la Zagreb 21, mezza maratona abbastanza veloce, sviluppata in un doppio giro con partenza e arrivo fissati davanti alla Biblioteca Nazionale e con quattro passaggi sul ponte della Sava. Al via più di 850 atleti e, per Andrea, crono finale di 1h49’01” correndo ad un passo di 5’10’’/km. Sempre un’ottima maniera di conoscere una città!!!

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Daniele Barozzi alla Scarpadoro Half Marathon

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26 marzo - Il centro storico di Vigevano è straordinario e ha fatto da sfondo alla fatica che i protagonisti della Scarpadoro Half Marathon hanno affrontato. La 16^ edizione che si è disputata questa mattina a Vigevano, ha visto il successo di Andrea Soffientini (Dinamo Sport) che ha concluso la gara in 1h09’51”, davanti ad Azeddine Berrite della 100 Torri Pavia (1h10’23”) e a Michele Belluschi della Grottini Team Recanati ASD che ha chiuso col tempo di 1h10’52”. Claudia Gelsomino per P.B.M. Bovisio Masciago, è stata la vincitrice in 1h21’51”. Marta Pitera (101 running A.S.D.) ha chiuso al secondo posto in 1h23’43”, seguita da Giovanna Terraneo della A.S.D. Marciacaratesi in 1h25’54”. Molto interessante la prestazione del nostro unico atleta in gara: Daniele Barozzi ha infatti chiuso in 1h27’04” al 51° posto tra i 616 classificati e al nono nella graduatoria SM50. Per Daniele si tratta del nuovo personale certificato.

Risultati 

Piccioni e Bacchiocchi al Maremontana Trail

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26 marzo - La prova di maggior prestigio del mondo trail era rappresentata, in questo weekend, dal Maremontana Trail di Loano. Diverse le distanze previste e quelle di maggior impegno rappresentate da una 60km (dislivello di 3640 mt) che assegnava i titoli italiani di trail lungo e da una 45km con D+2650. La prova di maggior impegno ha visto il successo di Andreas Reiterer e Fabiola conti e ha fatto segnare la buona prestazione di Giuseppe Piccioni che ha chiuso in 68^ posizione dopo 9h52’02’’ di fatica. Per Giuseppe un gran miglioramento rispetto al 2022 (crono inferiore di quasi 50’) e buone sensazioni per tutto il tracciato di gara. Nella prova sui 45km si è impegnato l’altro nostro atleta in gara, Mauro Bacchiocchi, che ha chiuso in 7h58’27’’ con un crono migliore rispetto alla scorsa edizione.

Risultati 45km

Risultati 60km 

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