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Valenza, Camminata dell’Arborella

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29 aprile Atletica Novese protagonista a Valenza per il classico appuntamento con la “Camminata dell’Arborella”: Teresa Repetto arriva al secondo posto in 48’05 al seguito della capofila Giovanna Caviglia (Atl. Alessandria) precedendo Marghe Grosso (Cambiaso Risso) mentre, in campo maschile si registra l’ottima prova di Mattia Grosso (nelle prove Uisp veste ancora in biancoceleste) che conquista la terza piazza al seguito di Davide Canepa e Leandro Demetri per la doppietta del GP Solvay. Nelle classifiche di categoria primo piano di Annalisa Mazzarello e piazzamenti per Nazi Bahreini e Antonio Gioffrè. Alla gara hanno partecipato anche Luigi Macciò, Alberto Segatto, Mario Bergaglio, Ennio Gattorna, Enrico Bigleri (a lui il benvenuto in biancoceleste) e Massimo Giacobbe che hanno contribuito alla conquista del premio come terzo gruppo più numeroso alle spalle di Cartotecnica Piemontese e BioCorrendo Avis: 133 gli atleti classificati. Organizzazione perfetta su di un percorso di 11,2 km gradevolissimo e sviluppato tra boschi, pioppeti, argini e cascine con il Grande Fiume a far da sfondo. Sul tracciato a chilometraggio ridotto (6Km) un premio è andato a Mattia Bianucci, oggi impegnato come nordic-walker

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Luigi Macciò al Miglio di Genova

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28 Aprile Il nostro Luigi Macciò ha provato oggi, a differenza del solito, una gara breve e intensa come è stato il “Miglio di Genova” organizzato dal gruppo sportivo Frecce Zena nella nuova area di rispetto del porto di Prà. Novantatre i classificati con in cima alla lista Corrado Pronzati (Maratoneti Genovesi) mentre al femminile è stata la giovane Ludovica Cavalli (Trionfo Ligure) a spuntarla. Per Luigi un crono di 6’24’’.

Foto di copertina di Riccardo Prometti

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Colli Colli fortissimamente Colli

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Terza volta per me oggi in gara sui colli, le precedenti nel 2013 e 2016 (ho controllato sulle agende conservate alle “future memorie”). La sorte, o l’organizzazione benevola, mi hanno regalato un pettorale 300. Amo i numeri tondi, non credo proprio di aver titolo a tirarla lunga sul TRE, ognuno ne sa quanto basta e lo ZERO è un concetto sul quale è sconsigliabile concentrarsi. Quando l’ho saputo mi è parso di buon auspicio, l’età e la struttura fisica mi mettono completamente al riparo dalle insidiose sorti risorgimentali dei famosi “giovani e forti..”. Alla partenza ho chiesto ad alcuni, in una maniera diretta che non mi è consueta: “Perché secondo te i Colli sono considerati la nostra gara più bella?”. Ecco le risposte: Massimo: “Per il percorso, splendido. Non vorremo paragonarlo a quello della maratonina. No?”. Ennio: “Perché piace e a me piace”. Fabrizio: “Perché la organizzo io, insieme agli altri”. Adriano: “Non saprei, la è”. Dio benedica gli italiani, quattro persone, quattro modi di vedere la stessa vicinissima cosa diversi e complementari. Siamo quasi sessanta milioni, si stupiscono perché alla fine ce la caviamo sempre. Probabilmente non ci frequentano abbastanza. Avevo raggiunto il raduno in bici con obbligo (decreto coniugale di ieri sera), causa opiti a pranzo, di rientro “a vista” a fine corsa. Ho così cominciato il riscaldamento con la nostra sgangherata “bici da donna” di famiglia sulla salita verso il G3. Ritiro del pettorale nel Villaggio posto, come di consueto nella piazzetta antistante il locale Circolo Ricreativo Culturale, depositario ovunque, con Chiesa e Campanile, della identità comunitaria. Sgambata di preparazione e schieramento in Griglia. Alla partenza più di trecentocinquanta podisti per correre, nel sole di una tiepida, classica mattinata della primavera ormai decollata, l’edizione 2018 della Attraverso i colli novesi. Nei giorni scorsi ho pensato: “ma dove li collocherei, lungo il percorso, alla fine, sti benedetti colli?”. Eureka, ne ho contati sette (anvedi). Il primo, scontato, il G3, più colle novese di così non si può. Le brulicanti maglie sociali bianco e celeste intenso lo hanno pacificamente invaso nell’attesa dello sparo. Poi giù in città, rasenti le mura per risalire il secondo della Salita Maina e scorgere il mare gialloverde del prato sul lato di tribordo della curva secca verso destra dopo la sommità. Si scende sulla Strada Sparviera e poi su per la lunga risalita al terzo. Doppiata la Cascina degli ulivi ecco il rosso genovese della bella casa a sinistra sulla estrema sommità. Ripida frondosa ed ombreggiata discesa e brusca risalita, quarto colle, fortunatamente meno lunga della precedente, non hai ancora raggiunto la cima che l’azzurro paglierino del cielo si apre alla vista. Ristoro. Tratto “in costa”, discesa, svolta secca a sinistra sullo sterrato che apre la fase tra le buche ed il popolo dei golfisti oggi numerosi ed operosi. Spugnaggio. Saliscendi micidiali (più sali che scendi) che paiono non finire. Recuperiamo un trattino d’asfalto prima di svoltare ad U nella salita terricola e ripida che taglia il fiato. E’ il quinto. Colore dominante: il verde dei sorci che ho visto per arrivare in cima, con il fiato che rifiuta di scendere più in basso della base del collo. Speriamo di tenere. Secondo ristoro. Asfalto in discesa, rifiatiamo, strada provinciale Novi – Tassarolo stamane quasi deserta, ben venga. Risalita snervante al sesto colle con la sommità già ben dentro la strada di ritorno. Sul bivio abbiamo doppiato le bandiere rosso carminio dei due Angeli Custodi. Su e giù fino al Riotorto ed ecco la salita al Poggetto, se ci arrivo lascerò sulla sinistra la Madonnina accanto al rosa confetto della porta carraia della villa e conquisterò il settimo ed ultimo colle. E’ andata, Sopra via Cava incontro come di consueto quelli forti che stanno già facendo defaticamento di ritorno incitandoci. Varco il traguardo, veloce ristoro e cambio essenziale. Mentre pedalo il ritorno mi dico: “ma i sette colli hanno bisogno dei sette Re, ovvio”. Allora chi? Beh, ho pensato, torniamo da capo, alla domanda del prepartenza. Fabrizio, Massimo, Ennio ed Adriano prima di tutto, negli ultimi anni scheletro e colonna dell’Atletica Novese. E gli altri tre? Per oggi, tra i tanti stimati ed ammirati che ho incrociato, direi Zarrillo lo “Zar”, Giorgio Belloni, Frank. Icone ed esempi per i runners di qui. Pace e serenità, è stata una bella gara in una mattinata di luce e calore. Roberto Moro

Giovani Biancocelesti: semplicemente splendidi

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25 aprile  L’orgoglio dell’Atletica Novese sono gli splendidi ragazzi e ragazze che ne fanno parte. Oggi, in occasione della “35^ Attraverso i Colli Novesi” ne hanno dato un ulteriore conferma prodigandosi senza risparmio per coprire i vari ristori sul percorso e presidiare gli incroci attraversati dai podisti partecipanti alla gara. Questa è la prova che i nostri giovani sono il futuro della società biancoceleste per quanto può riguardare i risultati sportivi ma soprattutto sono la colonna portante di essa, in qualsiasi occasione si presenti al cospetto delle attività sportive affrontate.

Ancora GRAZIE RAGAZZI/E

I Colli in Biancoceleste

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66 volte grazie ai nostri atleti che hanno deciso di correre la prova principe del calendario podistico di Atletica Novese. Un grande numero, un vero record di presenze, per la gara forse più amata sul percorso che per molti di noi è il teatro degli allenamenti quotidiani. E prestazioni di valore assoluto: tre ragazzi nei primi 15 della classifica generale sono un bel segno e altrettanto dicasi per le 4 ragazze nelle prime 12 posizioni femminili. Il più veloce è stato Diego Scabbio, decimo assoluto in 53’ davanti a Livio Denegri e Hicham Dhimi con vittorie di categoria che sono andate allo stesso Scabbio e a Giovannino Mocci mentre i piazzamenti da podio sono stati per Carlo Mazzarello e Franco Dossena, Gianni Tomaghelli, Gianfranco Poggi, Massimo Cuzzolin e i sopracitati Denegri e Dhimi. In campo femminile la più veloce è stata Ilaria Bergaglio, quinta assoluta con il crono di 59’25’’. Grandissima ottava posizione per Angela Giribaldi (mai vista così in forma) che ha preceduto Teresa Repetto con Maria Luisa Marchese classificatasi dodicesima dopo lunghissima sosta agonistica. Per Ilaria e Angela è arrivata la vittoria nella categoria di appartenenza cosi,come per Maria Montanarella. Seconda posizione di categoria per Teresa Repetto.

.Fra i competitivi sfortunate la prove di Ponta Pier Paolo e Pasero Alma costretti al ritiro per il riacutizzarsi di vecchi malanni. La gara non competitiva ha visto la partecipazione volitiva e molto sentita di Montanari Simone, Bartoletti Enzo, Pasero Matteo e Chieregato Maurizio.

CLASSIFICA BIANCOCELESTE

Album Foto "Colli 2018"

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Questa edizione della "Attraverso i Colli Novesi" ha avuto un grande successo sia per numero di partecipanti sia per la qualità tecnica degli stessi. La gara è stata immortalata attraverso le immagini ottenute dalla passione dei molti fotografi sparsi sul percorso. Abbiamo voluto raggruppare le varie foto in alcuni Album Fotografici che proponiamo alla vostra attenzione ringraziando gli autori per la collaborazione.

 

Foto Pre Gara

Foto di Chiara Lanzavecchia

Foto di Luana Cao (album 1)

Foto di Luana Cao (album 2)

Foto di Fabrizio Reale

Foto di Claudio Lauretta

I “Colli 2018”: che spettacolo….

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25 Aprile Un’edizione super quella de “I Colli” 2018. Grande partecipazione e grande qualità, il percorso che non fa sconti, il clima quasi perfetto hanno messo insieme gli ingredienti giusti perchè si possa parlare di evento sportivo di grande spessore. La lista dei preiscritti induceva ad un certo ottimismo e le adesioni dell’ultimo momento hanno ancora innalzato il tasso tecnico della sfida. Vincitore assoluto con il terzo crono di sempre è stato Michele Belluschi (Atl.Recanati) che ha chiuso in 47’51’’ precedendo Carlo Pogliani (Cambiaso Risso) di una quarantina di secondi con poco più indietro Mohamed Rity (Delta) che, non più tardi di 10 giorni fa, si era imposto nella Mezza di Genova. E in campo femminile è arrivato l’assolo di Emma Quaglia: la campionessa della Cambiaso Risso (anche lei vincitrice a Genova) ha imposto il suo passo fallendo per un inezia il record della corsa da lei stessa detenuto. Crono finale di 53’22’’ e dodicesimo posto tra i 320 classificati. Una grande Elisa Stefani (Brancaleone Asti) ha chiuso in 56’12’’ conquistando il secondo posto e ha preceduto Isabella Morlini (Atl Reggio) di poco più di un minuto. Livello tecnico davvero straordinario anche per le posizioni di rincalzo e la citazione dei vincitori di categoria ne è la prova: Enrico Ponta, Matteo Volpi, Michele Bruzzone, Diego Scabbio, Giorgio Grella, Andrea Banchieri, Dario Amateis, Mauro Bianchi e Giovannino Mocci i vincitori delle nove categorie maschili. In campo femminile si sono imposte Giovanna Caviglia, Ilaria Bergaglio, Angela Giribaldi, Elehanna Silvani, Liliana Pagliero, Maria Montanarella e Silvia Bolognesi. Raramente capita di vedere tanti “bei” nomi nello stesso ordine di arrivo…… Il trofeo intitolato alla famiglia Multedo che premiava il gruppo più numeroso è andato ai Maratoneti Genovesi: 31 i loro atleti in gara. Gli stessi della Biocorrendo Avis a cui non è rimasto cha accontentarsi del secondo posto visto che, a termini di regolamento, si privilegia in caso di parità la compagine che viene da più lontano. Terzo posto per il GP Solvay.

CLASSIFICA

 

La sfida de “I Colli” in anteprima: la lista dei preiscritti

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Le preiscrizioni per la 35^ edizione della “Attraverso i colli Novesi” si son chiuse alle 24 di domenica e tra i quasi 270 atleti che hanno aderito i nomi di livello non mancano di certo. In campo maschile saranno della partita Michele Belluschi, talentuoso interprete dell’Atletica Recanati, i gialloblu del presidente Vassallo Corrado Pronzati e Diego Picollo, il bergamasco Federico Cagliani, l’alfiere dei Daini di Carate Brianza Federico Pedrini e molte delle abituali “prime lame” del circuito ligure-piemontese quali sono Enrico Ponta, Matteo Volpi, Eugenio Brarda, Mattia Grosso, Paolo Martinotti e i padroni di casa Diego Scabbio e Hicham Dhimi. In campo femminile ai nastri di partenza ci sarà Isabella Morlini (Atl Reggio) che rappresenta la novità del 2018 per le gare del nostro territorio e la campionessa reggiana troverà sulla sua strada un’avversaria di valore assoluto qual è Elisa Stefani senza dimenticare Ilaria Bergaglio, Romina Casetta e l’ultrarunner azzurra Lorena DI VIto . Naturalmente ci saranno novità dell’ultima ora con le iscrizioni riaperte al ritrovo di partenza per una gara che si preannuncia molto emozionante. E per chi non conoscesse il percorso de “I Colli” proponiamo traccia Gps e il video .

TRACCIA GPS e VIDEO

ELENCO PREISCRITTI

Sarnico in contumacia

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Oggi si è corsa la Sarnico Lovere Run sul Lago d’Iseo. La rappresentativa dell’Atletica Novese è stata numerosa e, al solito, valorosa. Non sono riuscito neanche quest’anno a farla per una delle solite combinazioni di calendario programmato e degli inevitabili intralci ed incastri del resto della vita. Al giorno d’oggi qui non si corre per vivere (i più ricorderanno la storiella di come cominciano invece la giornata in Africa leoni ed antilopi) e per me non è ormai il tempo di vivere per correre. Nonostante ciò, a dire il vero, a questo giro mi sono trovato a pensarci ed a parlarne talmente con Raffaele che mi sento di averla corsa, diciamo in Contumacia. La prima volta che ho sentito della gara è stato qualche anno fa quando a Radio Nostalgia (la nostra) un annunciatore, con una voce regalatagli alla nascita da un Dio in vena di doni memorabili, la pubblicizzava in uno spot di respiro epico. Roba degna del Signore degli Anelli. La curiosità è scoccata automaticamente. Ho corso anni fa sul lago di Garda (la prima Maratona) ed ho trovato l’esperienza deliziosa. Quando Raffaele mi ha detto che avrebbe fatto macchinata con Paolo ed Elena la tentazione è stata fortissima. Come detto per me il progetto non ha poi preso forma. Quando venerdì ci siamo visti per la sua sgambata di rifinitura in vista della gara mi ha dato altri dettagli e stamattina, perlustrando la via dei Colli con Giacomo e Davide più di una volta la mia testa era là con loro tre e gli altri nelle nostre maglie celesti. Ho immaginato la splendida giornata di sole in riva al lago luccicante, i saliscendi che caratterizzano le strade costiere, l’assembramento della partenza ed il traffico dei primi chilometri che ti costringe a badare alle sportellate ed a fare la gimkana del festoso inizio delle gare molto partecipate. Ho pensato alla loro tensione dell’inizio, alla fatica del percorso, allo sforzo finale, all’emozione ed agli abbracci dell’arrivo. Eccoli al ristoro, sudati e medagliati con una mano occupata dal bicchiere del tè caldo e l’altra sul fianco, intenti a recuperare ordine ed equilibrio nella respirazione. Poi tutti a cambiarsi ed a pensare, ancora una volta, che ne è valsa la pena e non è vero, come si è pensato almeno venti volte in gara: “questa è l’ultima volta che faccio una fatica simile, giuro”. Vi ho accompagnati, un po’ ho corso con voi, poi ho riaperto gli occhi ed il Poggetto era lì davanti, in cima alla salita, ultimo scoglio dei Colli, mercoledì 25 sarà il momento più duro. Roberto Moro

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